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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2010 alle ore 07:40.
L'ultima modifica è del 30 luglio 2010 alle ore 08:55.
Il governo russo prepara una seconda ondata di privatizzazioni: Sberbank, Rosneft. Nomi grossi, ma lo stato non cederà il controllo di questi settori strategici. L'unico importante fronte privatizzato in Russia resta quello dell'energia elettrica. Seguita dai tedeschi di Eon e dai finlandesi di Fortum, Enel fu un pioniere nel 2004 quando acquisì e portò in borsa OGK-5, una delle sei compagnie di generazione.
Con le sue quattro centrali OGK-5 sta completando il proprio programma di investimenti, e per il primo semestre dell'anno ha annunciato un utile netto più che raddoppiato. Enel si sente inserita in Russia al punto di compiere un passo importante: il board di OGK-5 ha deciso la nomina di Enrico Viale - finora responsabile operativo delle attività Enel in Russia - alla direzione generale di OGK-5, al posto di Anatolij Kopsov. Viale è il primo manager straniero a cui viene affidata la direzione generale di una compagnia energetica, una scelta che presuppone un forte grado di integrazione e comprensione reciproca. Un buon auspicio, per le future privatizzazioni russe. (A.S.)