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Questo articolo è stato pubblicato il 30 luglio 2010 alle ore 18:27.
Il 19 luglio, un blog di destra ha pubblicato alcuni estratti di un video in cui si vede Shirley Sherrod, una funzionaria del Dipartimento dell'agricoltura, che pronuncia frasi razziste durante un discorso a un evento per la National Association for the Advancement of Colored People (Associazione nazionale per il progresso della gente di colore) in Georgia. La Sherrod avrebbe detto che alcuni decenni fa aveva discriminato un agricoltore bianco. Gli estratti del video sono stati trasmessi su Fox News e l'amministrazione Obama l'ha subito licenziata.
Ma – sorpresa! – lo scandalo si è presto rivelato un falso. Quando è stato pubblicato il video per intero si è visto che le frasi della Sherrod erano state totalmente estrapolate dal contesto. La funzionaria in realtà dopo quelle parole aveva proseguito dicendo che dobbiamo superare i nostri pregiudizi e che aveva finito per imparare cose importanti lavorando con quell'agricoltore.
È come se io dicessi: «Qualcuno sostiene che la violenza è sempre la risposta: quel qualcuno si sbaglia». Ora immaginiamo che la Fox News decida di fare un servizio in cui sostiene che «Krugman dice che la violenza è sempre la risposta», e che il New York Times reagisca licenziandomi.
È quello che è successo alla signora Sherrod: una storia ingigantitasi oltre misura prima che chiunque potesse capirci qualcosa di più. Dopo che si è scoperto che il video era stato montato in modo tendenzioso, il presidente Barack Obama e il segretario all'Agricoltura Tom Vilsack si sono scusati pubblicamente con la signora Sherrod e le hanno offerto un altro incarico, che lei non ha ancora accettato.
L'aspetto più scioccante di questa storia non è il comportamento della destra, che non ha nulla di straordinario. È la credulità dei Democratici, che sembra non avere limiti. Non è la prima volta: ci sono le vergognose cassette del caso Acorn, che si è scoperto poi che erano state pesantemente modificate, c'è lo scandalo del cosiddetto Climagate, un falso vero e proprio dal momento che alla fine si è scoperto che i dati non erano stati manipolati come sostenuto; e ci sono molti altri casi analoghi. Quando la macchina propagandistica della destra comincia a battere la grancassa su un nuovo presunto scandalo, non dovremmo limitarci a sospettare che si tratti di un falso, dovremmo dare per scontato che è tutto inventato a meno che non venga dimostrato altrimenti. Ma è un pio desiderio sperare tanto: i Democratici sono troppo abituati a scappare a nascondersi quando la destra parte all'attacco.