Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 10 agosto 2010 alle ore 07:36.
L'ultima modifica è del 10 agosto 2010 alle ore 08:36.
Costituzione di un cartello segreto che ha fissato per almeno dieci anni i prezzi, costando centinaia di milioni di dollari ai consumatori americani: è questa l'accusa che il procuratore generale di New York, Andrew Cuomo, ha avanzato contro i principali produttori asiatici di schermi a cristalli liquidi (lcd), chiedendo alla Corte Suprema dello Stato di punire in particolare le giapponesi Hitachi e Toshiba, la coreana Samsung e la taiwanese Au Optronics. Cuomo ritiene che top manager di queste società abbiano comunicato fra loro in modo riservato e illegale per eliminare la concorrenza in un mercato da 70 miliardi di dollari tra il 1996 e il 2006.
Il nuovo caso antitrust conferma che per i produttori asiatici gli States sono un mercato enorme e redditizio, ma anche una fonte periodica di improvvise sorprese negative. Cuomo appare scatenato: ieri ha annunciato un allargamento dell'indagine in corso sui presunti sistemi «predatori» di vari società che erogano crediti nel settore sanitario. (S.Car.)