Questo articolo è stato pubblicato il 05 settembre 2010 alle ore 08:02.
Michael Hotz, matricola alla Brown University di Providence, l'Ivy League del Rhode Island, sale le scale del suo nuovo pensionato trascinando un pesante televisore. Lo guardano tutti con un misto di sorpresa e derisione: chi guarda ancora la televisione al college? Quasi nessuno. Per le nuove generazioni in America la tv - si intende l'apparecchio, non il concetto d'intrattenimento - è ormai un prodotto obsoleto: la tv infatti si guarda ormai quasi solo sul computer.
Un fatto talmente scontato che la stessa Brown University il primo giorno di lezioni consegna a tutti gli studenti un cavo ethernet per attaccare il proprio laptop alla rete di fibre ottiche del campus, un servizio che offre un mix di canali in chiaro (Nbc, Abc, Fox e Cbs) e via cavo come Cnn, Espn, Fox News, Mtv e Comedy Central.
Negli usi e costumi della popolazione, almeno quella più giovane, la transizione da tv a internet è ormai avvenuta. Ma ciò non significa che le nuove generazioni non guardano più la tele, anzi contrariamente a tutte le previsioni l'avvento di internet ha fatto salire, non scendere, il tempo trascorso a guardare la tv. Secondo i rilevamenti della Nielsen, nell'ultimo trimestre del 2009 l'americano medio ha guardato 151 ore di programmazione televisiva al mese, un record storico di cinque ore al giorno e un aumento del 3,6% rispetto all'anno precedente. Un aumento, bisogna sottolineare, dovuto al numero crescente di utenti che guardano la tv in internet su piattaforme mobili, ovvero su laptop, telefonini, iPad, console per videogiochi, eccetera.
Insomma gli americani continuano a guardare un sacco di televisione, quello che è cambiato è come la gente e soprattutto i giovani la guardano: o sul computer, oppure mentre usano in contemporanea tv e computer, quello che in gergo si chiama multitasking. Sempre la Nielsen conferma il trend con dati alla mano: i telespettatori americani usano simultaneamente tv e computer tre ore e mezzo al mese.
Internet in altre parole si sta rivelando un toccasana per il settore televisivo perché offre quello che la tv del salotto non potrà mai offrire: portabilità e flessibilità, ovvero la tv on demand a qualsiasi ora e in ogni luogo, quello che il consumatore moderno desidera, anzi esige. Sul carrozzone della tv on demand sono saltati di recente molti colossi dell'high tech, Apple, Google, Amazon.com, oltre a Netflix e Hulu (joint venture tra tre reti tv), tutti intenti a conquistare una fetta di uno dei settori più promettenti del momento.
I SUPPORTI TV-INTERNET
p Apple Tv è la seconda generazione dell'apparecchio che Apple aveva lanciato
già quattro anni fa. Consente di guardare in tv programmi comprati sul web. Fra un mese sarà offerta la programmazione di Fox e Disney a 99 centesimi di dollari a episodio,
e i film a 4,99 dollari
p Samsung Galaxy Tab è uno smartmedia device che fa concorrenza a iPad e Kindle. Offre la possibilità di integrare telefono e multitasking
p Toshiba Libretto è un tablet che si apre come un libro, offre intrattenimento, social networking e internet mobile. GLI USA DAVANTI ALLO SCHERMO
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MINUTI
I ragazzi fra i 18 e e 24 anni sono i telespettatori americani che trascorrono più tempo al giorno guardando la tv online. Dai 25 ai 34 anni il tempo si riduce a 35 minuti, fino ai sei degli ultra 60enni. La media è di 22 minuti al giorno.