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Questo articolo è stato pubblicato il 06 ottobre 2010 alle ore 07:54.
L'ultima modifica è del 06 ottobre 2010 alle ore 09:05.
L'indicazione era arrivata con chiarezza. Secondo l'inchiesta pubblicata sul Sole 24 Ore di domenica davanti alla Cassazione il giudizio in materia fiscale si può rivelare una vera e propria "incognita" per le oscillazioni della giurisprudenza. Inoltre sarebbe opportuno che delle liti tributarie siano chiamati a occuparsi magistrati con solida esperienza in queste materie.
La risposta della Corte non si è fatta attendere. La Cassazione, con un comunicato stampa diffuso ieri, ha sottolineato come troppo spesso i giudici si trovino di fronte a una normativa in evoluzione che richiede una continua opera di interpretazione e di ricostruzione sistematica. A questo si è aggiunta la considerazione che proprio l'assegnazione dei magistrati alla sezione tributaria è uno dei punti cruciali per un'amministrazione più serena ed efficace della giustizia fiscale. Con una chiamata per il Csm. Perché il Consiglio superiore della magistratura riveda le procedure per la scelta dei giudici. In modo da far prevalere l'esperienza sul campo, la capacità di muoversi fra ammortamenti e operazioni straordinarie, su burocratismi e automatismi.