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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2010 alle ore 08:05.
Jerôme Kerviel può tirare un sospiro di sollievo. Se mai dovesse davvero rimborsare Société Générale per le perdite causate dal suo trading un po' sbarazzino gli basterà qualche annualità in meno del suo stipendio attuale rispetto alle 177mila calcolate sulla base del risarcimento al quale lo ha condannato il giudizio di primo grado. Da quei 4,9 miliardi vanno infatti scalati 1,7 miliardi, che la banca ha "risparmiato" portando in deduzione fiscale il passivo "straordinario" di quel maledetto esercizio 2008. Deduzione effettuata ovviamente secondo le regole, ma che ha nuovamente scatenato polemiche a non finire.
Sul web, dove molti lamentano che alla fine a pagare è sempre Pantalone, cioè il contribuente, e nelle aule parlamentari, dove c'è sempre qualche politico pronto ad attaccare i bankers strizzando l'occhio a un elettorato dalla bocca buona. Insomma, la coda velenosa dei disastri combinati dal trader fuori controllo sembra non finire mai. (M.Mou.)