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Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2010 alle ore 14:58.
L'ultima modifica è del 31 ottobre 2010 alle ore 15:01.
Mentre l'attenzione dei giornali è stata focalizzata per mesi sulla casa di Montecarlo venduta dal presidente Fini, una battaglia ben più importante si sta combattendo nell'Italia societaria: come regolare le operazioni con parti correlate. Ironia vuole che la materia del contendere sia la stessa. Se - come vorrebbe l'accusa - il presidente Fini avesse venduto una casa di proprietà del partito a un cognato (di fatto se non di diritto) si tratterebbe di una operazione con parti correlate nel senso più letterale del termine. Chiunque è libero di disporre di cosa propria al prezzo che più gli aggrada. L'appartamento in questione, però, non era di Fini ma di Alleanza nazionale, e Fini ne era solo l'amministratore (o per meglio dire, in termini legali, il procuratore).
Per quanto elevato possa essere il valore del famigerato appartamento di Montecarlo, si tratta però di poca cosa se messa a confronto con le operazioni effettuate dalle principali società italiane con parti che ben potrebbero, sempre nel senso letterale del termine, definirsi correlate. Queste operazioni sono frequenti e hanno spesso un valore di centinaia di milioni. Basti ricordare il supporto offerto nel 2008 da Assicurazioni Generali all'aumento di capitale di Carige organizzato e garantito da Mediobanca (una società che ha un'influenza dominante sul colosso assicurativo triestino). Senza un'evidente motivazione strategica, Generali sottoscrisse (oltre alle proprie quote di competenza) il 20% delle opzioni non sottoscritte dai principali azionisti, che Mediobanca si era impegnata a piazzare presso gli investitori. Un aiuto non indifferente alla banca d'investimento. Lo stesso vale per i finanziamenti estesi da Mediobanca nei confronti del gruppo Ligresti, che controlla il 16% del patto di sindacato in Mediobanca. Perché Mediobanca ha investito il 16% del proprio patrimonio di vigilanza in prestiti a Ligresti?
Sicuramente queste operazioni hanno una loro valida motivazione industriale, come la vendita della casa di Montecarlo aveva una sua logica gestionale, ma quando avvengono tra parti che sono correlate di fatto (se non di diritto), esiste un legittimo sospetto che non avvengano a condizioni di mercato.