Non solo Camusso e Bonanni: sei domande ai Cipputi del sindacato

Il sindacato vive una spaccatura. Il rapporto con gli imprenditori, i contratti, la dialettica diritti-competività hanno letture diverse ai vertici della Cgil e della Cisl. In particolare nella metalmeccanica. Ma cosa succede nelle fabbriche? Per una volta non parlano Raffaele Bonanni e Susanna Camusso, Giuseppe Farina o Maurizio Landini, ma Maurizio Andrea Villa (Fim della Rsu della Weir Gabbioneta) e Fabrizio Volpi (Fiom della Rsu di Mangiarotti Nuclear).

1 Come si conciliano i diritti dei lavoratori con la competitività dell'impresa? Con quale stile e secondo quali obiettivi impostate la contrattazione a livello aziendale, compito della rappresentanza sindacale unitaria (Rsu)?

2 Cosa significa fare tutti i giorni attività sindacale nella Rsu? Che rapporto c'è con il management e la proprietà e con gli altri sindacalisti? Questo duplice rapporto cambia quando l'azienda attraversa una fase di crisi rispetto a quando ne vive una di sviluppo?

3 Il sindacato, nelle imprese manifatturiere e non, vive una stagione segnata dal logorio della rappresentanza. In che modo dialogate con la maggioranza silenziosa che, nelle linee e negli uffici, è priva di tessera sindacale? In particolare, come fate a parlare ai giovani?

4 Ogni giorno vi rivolgete a operai e impiegati in "carne e ossa". Che legame avete con i vostri leader nazionali? Di sostanziale adesione alle loro linee? Oppure il sindacato di oggi è contraddistinto da un verticismo che complica la quotidianità della "base"?

5 Il dibattito sulle relazioni industriali oggi è segnato dal "trauma" di Sergio Marchionne, che riguarda il settore dell'auto ma che alla fine coinvolge l'intera manifattura. Marchionne è un innovatore o un sabatore del nostro capitalismo?

6 Nelle ultime settimane, alcune sedi delle associazioni industriali e della Cisl sono state prese di mira, con contestazioni pesanti. In giro per il paese, sono all'opera molti "avvelenatori di pozzi". Cosa pensa degli episodi di violenza?