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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 08:32.
Non è più una sorpresa vedere le donne italiane primeggiare nello sport. Nel fine settimana è toccato alle tenniste vincere per la terza volta la Fed Cup, la Coppa Davis femminile, la più importante manifestazione a squadre, battendo gli Stati Uniti in casa loro. E le fiorettiste, ai campionati del mondo di Torino, hanno occupato i primi tre posti del podio con l'oro alla giovane jesina Di Francisca e il bronzo alla sua concittadina Valentina Vezzali, leggenda della specialità (argento alla monzese Arianna Errigo).
Le donne della pallavolo hanno schiantato gli Stati Uniti (ancora loro) e sono in corsa per l'oro mondiale della pallavolo. È un'onda lunga che abbiamo visto gonfiarsi alle Olimpiadi, ai mondiali di diverse specialità (dal nuoto al ciclismo) che ha fatto brillare gemme come Federica Pellegrini, simboli dell'intero sport italiano. Tra i motivi degli exploit l'aumento della pratica sportiva femminile e, soprattutto, l'oggettività dei risultati. Nello sport le donne si prendono quello che loro spetta. Certo sono gare di genere, ma deve far riflettere che, a parità di condizioni, nelle competizioni mondiali le donne emergono, gli uomini arrancano. Il merito vince sul pregiudizio.