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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2010 alle ore 08:37.
L'ultima modifica è del 11 novembre 2010 alle ore 06:38.
Il direttore Gianni Riotta risponde ai lettori sul Sole24Ore in edicola
Caro direttore, con rassegnazione prendo atto della disinformazione che aleggia a livello nazionale, di quanto poco si stia parlando e scrivendo della tragedia che si sta abbattendo sul Veneto. Fortunatamente non ci siamo fermati, non abbiamo aspettato la provvidenza, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a sistemare. Un plauso alle amministrazioni locali, alla protezione civile e soprattutto ai volontari. Sì, più di duemila persone. Studenti, lavoratori in cassa integrazione, disoccupati, pensionati e lavoratori dipendenti. In pochissimi giorni è stato rimosso il fango, sono stati assistiti gli sfollati e si stanno raccogliendo localmente fondi e beni di prima necessità. Purtroppo non basta. Serve molto di più. Sento sindaci e governatori minacciare di trattenere le tasse in Veneto. Ma come, lo stato non dovrebbe stanziare fondi? Mi sembra assurdo. Dov'è lo stato? È adesso che servono aiuti. Al momento non ci interessa la politica fine a se stessa, c'interessano le nostre case e i nostri figli. Dove sono gli spot televisivi con gli sms in favore delle persone che hanno perso tutto? Dove sono i conti correnti per la raccolta fondi? Dovrebbe essere un messaggio martellante, noto con tristezza che la catastrofe è stata quasi ignorata. Non chiediamo la carità, chiediamo di non venire abbandonati. Distinti saluti da un veneto disilluso.
Erik Tescari
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Caro direttore, ho molto apprezzato gli articoli apparsi sul Sole di ieri relativi all'alluvione in Veneto. Abbiamo lo studio a circa 6 km dal comune di Veggiano (Pd), dove 323 famiglie, circa 900 persone, hanno perso tutto: case allagate, mobilio, vestiti e auto da buttare... Molte di loro avevano appartamenti nuovi, coppie giovani con figli piccoli e mutuo da pagare. Il comune di Veggiano ha istituito un c/c presso Banca Antonveneta intestato "Comune di Veggiano-Alluvione Veggiano) il cui IBAN è IT17I 05040 65570 000000 411065. Sarebbe bellissimo se anche voi poteste pubblicare qualcosa a riguardo.
Paolo Rossi
Studio DCA
Rubano(PD)
Caro direttore, ho letto la seguente dichiarazione di Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre: «In Veneto si è costruito troppo; tra il 2000 e il 2006 la superficie artificiale della regione, e cioè le superfici strettamente legate agli usi urbani, è aumentata più del doppio della media nazionale. Ed è questa, sicuramente, una delle cause alla base del disastro ambientale della settimana scorsa». Bortolussi ha ragione: il Veneto, infatti, è al secondo posto per incidenza di superfici artificiali sul totale del territorio regionale pari all'8,3% contro il 5% della media nazionale. «Rispetto a quest'ultimo indicatore, solo la Lombardia presenta un risultato più preoccupante del nostro», prosegue poi Bortolussi, sottolineando che, negli ultimi 20 anni, «molti sindaci hanno salvato i bilanci comunali edificando a dismisura, garantendosi, così, cospicue entrate con gli incassi dell'Ici e degli oneri di urbanizzazione». Forse c'entra anche un po' di speculazione edilizia, ma questo è il business, bellezza!