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Questo articolo è stato pubblicato il 21 novembre 2010 alle ore 15:34.
«Vi possono essere singoli casi giustificati» all'uso del profilattico. Joseph Ratzinger ancora una volta, quando fa davvero di testa sua, stupisce tutti e in genere ci azzecca. L'affermazione contenuta nell'anticipazione del libro-intervista con Peter Seewald – uscita ieri in singolare coincidenza con il concistoro che ha creato 24 cardinali - scarta rispetto alla dottrina dominante nella Chiesa sul profilattico, ed è ben meditata dal Papa. Non è una concessione al mondo secolarizzato né un passo indietro nella lotta al relativismo: c'è tutto il ratzingerismo storico del giovane teologo progressista del Concilio Vaticano II, c'è l'incontro tra fede e ragione. Quando una prostituta – o un "prostituto" maschio, come emerge dai testi in tedesco e inglese – utilizza il profilattico, dice il Papa, compie un atto di responsabilità, fa un primo passo verso la moralizzazione, quindi la salvezza. L'obiettivo ribadito da Ratzinger è quello di non ridurre tutto all'uso del condom proprio per non banalizzare la sessualità, ed appare come un tassello ben incardinato in un percorso teologico per cui «non tutto è permesso e non si può fare tutto quello che si vuole».