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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2010 alle ore 07:47.
L'ultima modifica è del 30 novembre 2010 alle ore 08:28.
Si chiudono settimane intense per le professioni italiane, animate da confronti congressuali, anche molto accesi. E se ne potrebbero aprire altre, altrettanto intense, qualora l'iter della riforma dovesse rimettersi in moto.
Al centro del confronto un problema cruciale: come modernizzare il sistema professionale italiano, ancora spesso arcaico, nel mondo globale? C'è chi auspica una riforma che ammoderni gli ordini. E chi si accontenta invece di una fase di "revisione" di compiti e funzioni degli albi.
La soluzione potrebbe essere, allo stesso tempo, più semplice e più promettente. Non si tratta di un referendum ordini sì ordini no, ma di una stagione in cui, dentro e fuori dalle associazioni, le professioni italiani si sforzino di entrare nel mondo che, altrimenti, le stroncherà.
In nessun caso un ordine deve diventare camicia di forza per strozzare le novità, ma sempre strumento moderno per accompagnare i professionisti nel futuro.
