House Ad
House Ad
 

Commenti e Inchieste

Russia e Usa: linea rossa mondiale

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2010 alle ore 06:44.
L'ultima modifica è del 02 dicembre 2010 alle ore 09:28.


Sepp Blatter non conosce segreti né sospetti: da giorni allarga sorrisi ed elargisce abbracci. Oggi a Zurigo, verso le 16, assegnerà anche l'organizzazione dei Mondiali 2018 e 2022: miliardi da assegnare, dividere, spartire. Il piatto è ricchissimo e non sempre il menù è scritto in bella e chiara grafia.
Il padre padrone della Fifa dal 1998 lo sa: non esiste assegnazione di torneo che rispetti i crismi della trasparenza e le vie democratiche della scelta. Oggi non sarà diverso. Sarà scritta un'altra pagina da affiancare alla forza della Coca-Cola che portò l'Olimpiade del centenario ad Atlanta e non ad Atene, a un'assenza che diede i Giochi 2000 a Sydney e non a Pechino, alla vigilia del 2002 quando la Corea del Sud raggiunse il Giappone, al ritiro sospetto del voto dell'Oceania che assegnò il Mondiale 2006 alla Germania invece che al Sudafrica, ai modi di Lord Coe che "stregarono" il giudice greco inducendolo a sbagliare pulsante e strapparono a Parigi i Giochi 2012.
Ordinarie storie di sport: è il doping delle assegnazioni. È la prima volta che si scelgono due competizioni nello stesso giorno, fatto che potrebbe far aumentare intrighi, brogli, promesse, spartizioni di potere e denari. Si vince con la maggioranza assoluta dei votanti: sono 22 (e due sono stati sospesi per dubbi comportamenti etici).
I giornali d'Oltremanica e la Bbc insinuano da giorni, la Fifa fa orecchie da mercante, ma a Zurigo non si parla che dei 175 pagamenti illegali svelati dalla tv di stato inglese tra 1989 e '99 per ammorbidire le posizioni di tre votanti. I bookmaker danno per favoriti Russia nel 2018 e Qatar nel 2022. La candidatura di Belgio e Olanda è forse troppo naïf, quella di Spagna e Portogallo è appesantita delle finanze lusitane e quella inglese potrebbe scontare i sospetti dei media di sua Maestà. Qualche dubbio in più sul 2022, Qatar certo, i dollari del petrolio e la giostra delle attrazioni nel deserto, il Middle East da conquistare, ma anche gli Usa, così la Fifa, nell'ottica di portare il calcio sul mercato immenso che è la Cina, si riserverebbe la possibilità di assegnare la Coppa 2026 proprio al gigante asiatico.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Ángel María Villar | Australia (squadra) | Bbc | Bill Clinton | Cina | Elezioni | Europa | Fifa | Germania (squadra) | Lord Coe | Mr Blatter | Oceania | Olanda (squadra) | Qatar | Russia | Sepp Blatter | Spagna (squadra) | Stati Uniti d'America | Vladimir Putin

 

Per evitare qualche altro brutto pasticciaccio, quando tutto sarà deciso, Mr Blatter farebbe bene a riformare il procedimento di assegnazione dei tornei. Meno strizzate d'occhio e più trasparenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2010
2018
Belgio-Olanda
Pro: Belgio e Olanda hanno già dimostrato di saper lavorare in tandem come all'Europeo 2000; hanno presentato progetti per gli stadi ecosostenibili; potrebbero ottenere i voti dei piccoli paesi.
Contro: sono paesi troppo piccoli e il calcio planetario ha bisogno di scenari immensi; gli olandesi sono troppo estranei al fare lobby che da sempre decide le sorti della Fifa.
Possibilità di successo:
Inghilterra
Pro: è un'attesa che dura dal 1966; il paese, dopo i Giochi di Londra 2012, ha già a disposizione stadi e infrastrutture; è il mercato più redditizio d'Europa.
Contro: dubbi legati al tifo violento; i giornali inglesi hanno irritato i vertici della Fifa ventilando segreti complotti contro Londra; se i votanti pensano agli Usa per il 2022, non sceglieranno un altro paese anglofono.
Possibilità di successo: -
Russia
Pro: è un immenso mercato da conquistare (142 milioni); il primo ministro Vladimir Putin, che oggi non sarà presente per non influenzare i votanti, esercita forte fascino su Sepp Blatter; il livello del campionato russo si sta avvicinando agli standard europei.
Contro: la bassa presenza negli stadi (12.500 persone in media); carenza di infrastrutture; i dubbi attorno alla trasparenza russa.
Possibilità di successo:
Spagna-Portogallo
Pro: i tre voti del Sud America sicuri; otto voti complessivi già in tasca; le amicizie influenti di Ángel María Villar, che guida la delegazione ed è vice presidente Fifa dal 2000.
Contro: la difficile situazione finanziaria del Portogallo; la vittoria della Spagna in Sudafrica: perché portare il calcio dove è già una certezza?
Possibilità di successo:
2022
Australia
Pro: è l'ultimo continente rimasto senza Mondiale; i consulenti della candidatura hanno amicizie importanti fra i votanti; l'efficienza nell'organizzazione di altri tornei.
Contro: il fuso orario; l'inverno australe; un mercato piccolo (22,5 milioni di persone).
Possibilità di successo:
Corea del Sud
Pro: il sogno di coinvolgere il Nord; l'efficienza dell'organizzazione del Mondiale 2002.
Contro: coinvolgere il Nord con il rischio di una crisi politica durante il torneo; essere un paese asiatico che escluderebbe la Cina per il 2026.
Possibilità di successo:
Giappone
Pro: un mercato pazzo per il calcio; la promessa di trasmettere in 3D tutte le gare in 208 paesi; l'efficienza dimostrata nel 2002.
Contro: aver ospitato il torneo nel 2002; essere un paese asiatico che escluderebbe la Cina per il 2026.
Possibilità di successo:
Qatar
Pro: la ricchezza del paese; la promessa di costruire stadi avveniristici; la capacità di fare da calamita per tutto il mercato del Middle East (sarebbe il primo torneo in questa area).
Contro: uno stato piccolo con decine e decine di attrazioni; le condizioni climatiche.
Possibilità di successo:
Stati Uniti
Pro: un mercato immenso; se la Fifa sceglie gli Usa nel 2022, può scegliere la Cina nel 2026; il successo del torneo del 1994; gli stadi già pronti; il sostegno di Bill Clinton.
Contro: le difficoltà finanziarie; alcuni degli altri candidati hanno più amicizie nella Fifa.
Possibilità di successo: -

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da