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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2010 alle ore 09:02.
Su Edf, nei circoli finanziati parigini, il ritornello è sempre lo stesso: prospettive interessanti per il gruppo energetico, primo gestore di reattori nucleari nel mondo, ma indebitamento eccessivo. Ebbene, dopo aver venduto la sua partecipazione nell'americana Constellation e la sua rete di distribuzione elettrica nel Regno Unito, ieri il colosso francese ha continuato a fare cassa, liberandosi anche del 45% di EnBW, terza utility elettrica tedesca, per la bellezza di 4,67 miliardi di euro, pagati dal land tedesco di Baden Wuerttemberg. «Una vendita politica», l'ha definita Henri Proglio, alla guida di Edf, che l'avrebbe fatto per accontentare i tedeschi.
In realtà questa progressiva riduzione dell'indebitamento potrebbe avere una finalità precisa: consentire a Edf di partecipare alla ricapitalizzazione di Areva, che pena ora a concretizzarsi. Il gigante nucleare francese è presieduto da Anne Lauvergeon, nemica per la pelle di Proglio. (Le. M.)