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Questo articolo è stato pubblicato il 09 dicembre 2010 alle ore 09:00.
L'ultima modifica è del 09 dicembre 2010 alle ore 09:50.
Per Londra e la business community britannica è sempre stato un beniamino e uno dei pochi banchieri stimati. Non a caso Matteo Arpe ha scelto proprio il Tamigi come una delle sedi di Sator, il fondo creato nel 2007 dopo la turbolenta uscita da Capitalia. E ora, nel quartier generale di Londra, Arpe ha chiamato un indiano, Rishi Ramanah, come super manager del braccio di private equity, Sator Capital Limited. La nomina, in sordina, è avvenuta subito dopo l'estate, alla ripresa dell'attività, ma era passata sottotraccia.
Ramanah, un passato nel colosso americano del risparmio gestito State Street, proprio nel private equity lavorerà con i due uomini di fiducia di Arpe, Fabio Candeli e Giacomo Garbuglia e dovrà gestire tre fondi chiusi. Tra cui anche la subholding italiana Arepo BP, il veicolo con cui Arpe ha conquistato Banca Profilo (mettendo in minoranza l'ex patron Sandro Capotosti). L'ultima mossa è stato l'investimento in Lettera43, il quotidiano online fondato da Paolo Madron. (S.Fi.)