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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2010 alle ore 06:39.
La parentopoli romana porta alla luce l'ennesimo episodio di violazione delle regole e di malcostume nelle società municipalizzate. Al vaglio della magistratura ci sono circa duemila assunzioni per chiamata diretta ad Atac - trasporti pubblici - e Ama - nettezza urbana. La magistratura valuterà se ci sono state violazioni della legge, l'opinione pubblica le ragioni di opportunità. Quel che emerge con chiarezza è il quadro generale delle municipalizzate. Dove sono finiti i progetti di privatizzazione e liberalizzazione dei servizi pubblici locali?
Si sono persi nei meandri dei veti incrociati, prima dei governi di centro-sinistra ora di quello di centro-destra. Le promesse e i progetti delle campagne elettorali si sono sciolti come neve al sole nel momento in cui i partiti d'opposizione sono diventati forze di governo. Nelle municipalizzate - quotate e non quotate - abbiamo assistito alle lotte di campanile più accese degli ultimi anni. Gli interessi dei cittadini-utenti, l'efficienza del servizio sono finiti sistematicamente in secondo piano. Emergono, periodicamente, scandali e malcostume. Assunzioni a chiamata e appalti gestiti in maniera poco trasparente. In nome di un interesse del territorio che molto spesso ha fatto solo velo agli interessi privati.