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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2010 alle ore 08:15.
La famiglia, la famiglia, la famiglia. Da quando Bernard Arnault è uscito allo scoperto con il suo 17,1% di Hermès, dalla maison di Faubourg Saint-Honoré continua ad arrivare questa parola, come uno slogan ripetuto e ribadito. Il valore della famiglia, l'unità della famiglia, la difesa della famiglia. Guillaume de Seynes, 53 anni, è la famiglia. Nipote di Jean-Louis Dumas, dal 2006 numero due operativo al fianco di Patrick Thomas, rappresenta la sesta generazione degli eredi di Thierry, il fondatore.
Cosa rappresenta la famiglia per Hermès?
Coerenza in una strategia di lungo periodo. Continuità di valori, ossessione della qualità, rispetto del lavoro artigianale. Basti pensare che non abbiamo mai dato licenze, conserviamo il controllo su tutto.
Alcuni notano lentezza nello sviluppo internazionale. Famiglia e managerialità vanno sempre d'accordo?
Non c'è contraddizione. All'estero ci siamo dagli anni Venti e non ci muoviamo lentamente. Ci muoviamo al nostro ritmo. Non cerchiamo la crescita dei volumi a tutti i costi, non abbiamo l'approccio di chi inonda di prodotti i mercati.
Anche Lvmh è società familiare…
È vero, nel senso che è della famiglia Arnault. Che peraltro ha fatto benissimo. Ma abbiamo due filosofie opposte. Per noi quello che conta è la qualità e la creatività. Non credo siano gli stessi valori di un grande gruppo, per il quale la crescita finanziaria è prioritaria. Così come la crezione di valore a breve. Hermès ha bisogno di un azionariato stabile, che garantisca una prospettiva di lungo periodo.
Si è parlato di un'uscita dalla Borsa. Che certo costerebbe molto, fino a 4 miliardi, ma ormai il flottante è davvero ridotto al lumicino...
In effetti noi non andammo in Borsa, come accade di solito, per drenare risorse, non ne avevamo bisogno, ma per assicurare agli azionisti familiari che i loro titoli fossero liquidi. Quindi l'idea in effetti ha un suo fascino, ma come lei stesso ha ricordato ha costi altissimi. E poi abbiamo molti azionisti individuali fedeli e contenti. Non vorremmo tradirli.
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