House Ad
House Ad
 

Commenti e Inchieste

C'è la neve? Ognuno faccia la propria parte

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2010 alle ore 09:02.
L'ultima modifica è del 21 dicembre 2010 alle ore 09:15.

Autostrade a tratti paralizzate; aeroporti bloccati; treni fermi in galleria. Passeggeri prigionieri nelle loro auto o nelle carrozze ferroviarie, al freddo, o accampati malamente nelle aerostazioni; assenza di informazioni; interventi di soccorso mal organizzati o del tutto assenti. Problemi comuni a molti paesi europei in questi giorni: basta essere stati all'estero ed essersi imbattuti in qualche nevicata. Chi scrive era a Parigi pochi giorni fa e può testimoniare la generale paralisi dei mezzi pubblici di superficie e il caos (anche informativo) nell'aeroporto Charles De Gaulle per una nevicata assai meno consistente di quelle italiane degli ultimissimi giorni.

Ma c'è modo di individuare le responsabilità, e, soprattutto, c'è modo di ridurre i disagi per gli utilizzatori dei sistemi di trasporto quando le condizioni atmosferiche sono particolarmente avverse? Le responsabilità sono numerose e, in effetti, molto frammentate tra gestori dei servizi; gestori delle infrastrutture; istituzioni pubbliche (protezione civile, governo, regioni, province, comuni); gestori dell'informazione di pubblica utilità. Qualche esempio è utile.
È evidente chi debba fornire i soccorsi (protezione civile, vigili del fuoco) ed è evidente che il grado di civiltà e di benessere di un paese si misura anche dall'efficienza di istituzioni di questo genere. Efficienza per la quale una congrua dotazione di risorse è condizione necessaria (ancorché non sufficiente: l'organizzazione è cruciale). Pensare che spendere per uomini e mezzi di soccorso, che potrebbero essere anche molto sotto-utilizzati per la maggior parte del tempo, sia un lusso o uno spreco di denaro pubblico è semplicemente stupido.

Non è affatto impensabile, tuttavia, ridurre in parte gli esborsi pubblici imponendo che le società di gestione delle autostrade - le cui tasche sono notoriamente rigonfie di profitti consentiti da generose regole tariffarie - si dotino di proprie strutture di intervento e soccorso per le proprie reti, dimostrando così nei fatti di essere imprese e non solo collettori di gabelle. Le stesse società autostradali dovrebbero curare l'informazione tramite pannelli al plasma o a lcd, da collocarsi ben prima dei caselli, e fornendo dati tempestivi alle stazioni radiofoniche di pubblica utilità. La qualità degli interventi e delle informazioni dovrebbe poi essere utilizzata per condizionare l'andamento delle tariffe nel corso degli anni, fornendo un incentivo virtuoso.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Rfi | Trasporti e viabilità

 

Altrettanti obblighi di intervento e di informazione dovrebbero essere previsti per Rete ferroviaria italiana (Rfi) a favore di qualsiasi gestore di servizi ferroviari sulla rete nazionale e dei loro clienti (anche per questo, sarebbe più che opportuno riportare la gestione delle stazioni, delle biglietterie e dell'informazione di stazione dentro Rfi).

Ma chi deve decidere se sia o non sia obbligatorio montare pneumatici da neve sulle auto? E chi deve decidere se debba essere vietata la circolazione dei mezzi pesanti sulle autostrade, o addirittura se le autostrade debbano essere chiuse? Chi deve controllare che obblighi e divieti siano effettivamente rispettati? E, infine, chi e come dovrebbe diffondere l'informazione su eventuali divieti e chiusure?

Sarebbe opportuno che la responsabilità di chiudere la rete autostradale o sue parti venisse chiaramente e univocamente attribuita al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, senza nessun "sentito il parere di...", cioè senza la clausola cautelativa di prammatica nella normativa italiana, che serve solo a ritardare decisioni che devono essere prese con urgenza.

Per gli obblighi relativi al montaggio di pneumatici termici e alla disponibilità di catene a bordo nonché per la circolazione sulla rete ordinaria extra-urbana, la responsabilità dovrebbe essere degli assessori regionali ai Trasporti, anche in questo caso senza pareri o veti degli enti locali sotto-ordinati.
Ma quali politici vorranno prendersi responsabilità ben individuabili e organizzare controlli impopolari?

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da