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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2010 alle ore 08:06.
Dal 1° gennaio saranno vietati i sacchetti della spesa prodotti con plastica non biodegradabile. Quelli classici del supermercato o del lattaio. Potranno essere venduti liberamente i sacchetti di materiali biodegradabili, come quelli di carta o quelli di "mater bi" che la Coop usa ormai da un anno.
C'è una gradualità fino a esaurimento delle scorte. La messa al bando dei sacchetti classici di plastica aiuterà l'industria della carta e l'innovazione della produzione dei materiali plastici, danneggerà l'industria della lavorazione della plastica; soprattutto, la messa al bando ha vantaggi ambientali sicuri, poiché i sacchetti gettati malamente imbruttiscono l'ambiente (e a volte anche lo danneggiano). Il punto è qui. I sacchetti gettati malamente. La plastica è inerte, stabile, impermeabile. Gran virtù, se dopo l'uso la plastica è mandata al riciclaggio. È uno schifo, la plastica, quando i napoletani (e, con loro, migliaia di altre persone) sono costretti a non avere un servizio di raccolta differenziata, quando in spiaggia non c'è il bidone e il sacchetto resta sulla sabbia. L'inciviltà è di chi getta il sacchetto, ma c'è anche l'inciviltà di chi non dà al cittadino gli strumenti per essere civile.