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Questo articolo è stato pubblicato il 28 dicembre 2010 alle ore 08:13.
9. Nella peggiore crisi del sistema economico dalla rivoluzione comunista del 1959, il 13 settembre Cuba ha annunciato il licenziamento di 500mila dipendenti statali (il 10% della forza lavoro) entro marzo del 2011, e i piani per tagliare un altro mezzo milione di posti di lavoro nel settore pubblico. Il governo ha espresso l'auspicio che le imprese private assumano più dipendenti, ora che la regolamentazione delle aziende non statali è stata ammorbidita. Soltanto il 10% circa della popolazione attiva dello stato caraibico può legalmente gestire un'attività propria, ma i licenziati saranno incoraggiati ad avviare piccole imprese o a cercare lavoro presso cooperative private, che per la prima volta saranno consentite.
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(Traduzione di Francesca Marchei) © The New York Times Syndacate