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Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2010 alle ore 07:29.
Anche quest'anno ricordiamo i «sempreverdi» della nostra economia, i banchieri che han perso con l'onore delle armi Profumo da UniCredit (e vedremo dove ritornerà nel 2011), ma con Passera, Guzzetti, Bazoli, han continuato a tenere i nostri istituti fuori dai guai. Tra Generali e Mediobanca, vecchia e nuova guardia si sono affrontate con Geronzi, Pagliaro e Nagel, vecchi e nuovi equilibri. Nell'industria l'Eni di Scaroni ha difeso i propri mercati, con diplomazia da tanti concorrenti, i media hanno visto ancora la sfida tra Mediaset di Marina Berlusconi e Confalonieri e il gruppo Espresso di De Benedetti, Colaninno ha guidato la sua Piaggio nel mondo, sui treni grande concorrenza tra Trenitalia e i newcomers con l'alta velocità davvero rivale dell'Alitalia. La moda ha lavorato sui nuovi mercati, Telecom ha fronteggiato i nuovi, divisi da tutto tranne dal desiderio di banda larga. Un mondo tentato dal passato delle immutabili relazioni, ma consapevole che solo di futuro si vivrà.