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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2011 alle ore 07:28.
Quest'anno sarà criticato in modo ingiustificato da coloro che paventano che sempre più vincitori tra i paesi poveri sono in grado di trasformare in perdenti quelli più ricchi. Queste esagerazioni da parte dei produttori tradizionali e dai coltivatori presuppongono che i commerci e la globalizzazione siano giochi a somma zero.
Dati oggettivi suggeriscono che non è così. A mano a mano che andrà crescendo l'accesso a beni di consumo, mercati e nuove tecnologie, cresceranno anche le opportunità. Internet, la forza globalizzante decisiva, ha reso il sapere collettivo del pianeta più accessibile a tutti, più che in qualsiasi altro periodo della storia. Gli alunni che in passato non possedevano un libro, oggi possono leggerlo online. Chi non aveva un conto bancario, oggi fa affari con un cellulare. I dispositivi di traduzione automatica hanno permesso a scienziati russi e americani di collaborare in tempo reale allo sviluppo di nuovi vaccini.
La globalizzazione ha già permesso a due miliardi di persone di sposare stili di vita da classe media. Ciò significa che una popolazione di gran lunga più numerosa che in passato ha una posta in gioco nella crescita globale futura. Oltretutto, ciò sta avvenendo rapidamente, quanto meno rispetto ai secoli precedenti nei quali la ricchezza defluiva lentamente dall'alto verso il basso, dai paesi più ricchi a quelli più poveri. Grazie alla tecnologia, invece, questi cambiamenti possono avvenire non appena ci si collega alla Rete, dando vita a una partecipazione diretta e immediata a un'economia del sapere che in passato si riteneva appannaggio esclusivo dei paesi più ricchi e meglio istruiti.
La storia ha dimostrato l'esistenza di una correlazione tra la quantità di informazioni accessibili al cittadino medio e la crescita economica. Ovunque vivono persone brillanti, e quanto più queste sono in grado di condividere e mettere in comune idee tra loro tanto più facile diventerà individuare le premesse e le fondamenta di una nuova vita economica. Se devo riconoscermi colpevole di un ottimismo quasi spudorato, nondimeno il mio è un ottimismo che scaturisce da dati di fatto.