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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2011 alle ore 08:16.
Goldman Sachs investe in Facebook, ma il social network resta «off limits» per i banchieri. Nella City, e probabilmente non solo nella City, dagli uffici delle maggiori banche l'accesso al gruppo di Mark Zuckerberg non è consentito. I bankers sono invitati a starne lontani anche da casa, ma sui vizi o virtù privati, i colossi dell'investment banking - almeno in questa area - non insistono molto. Diverso il tono se l'accesso passa dalle scrivanie dei palazzi in vetro e acciaio del Miglio Quadrato: l'imposizione, in questo caso, è severa.
Bizzarrie bancarie se misurate con la controversa mossa di Goldman Sachs che ha mostrato di credere tanto nel gruppo "proibito" da mettere 450 milioni di dollari, fissando, così, un valore vicino ai 50 miliardi. Prologo alla quotazione che molti immaginano prossima ventura. Dopo di allora, magari, cadrà anche il velo che copre oggi l'accesso a Facebook dai pc delle banche. (L.Mais.)