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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2011 alle ore 07:38.
L'ultima modifica è del 20 gennaio 2011 alle ore 06:39.
Fino a qualche anno fa niente pareva più ingessato del sistema ferroviario italiano. Il monopolio, l'arretratezza del servizio, il ritardo dei treni. Un refrain che sentivamo di continuo. Poi è arrivata l'alta velocità ferroviaria accoppiata alla crisi dell'Alitalia che ha dato nuovo smalto al treno e lo ha messo in diretta concorrenza con l'aereo sulla tratta più pregiata, la Milano-Roma. L'annuncio di un nuovo operatore privato,
Ntv guidato da Luca di Montezemolo, ha messo ulteriore pepe. Ieri, proprio mentre il futuro concorrente Ntv presentava alla commissione europea il proprio progetto, Trenitalia ha firmato un accordo con la francese Veolia che la proietta sui mercati europei. Una nuova compagnia partecipata al 50% dai due partner che opererà su tutti i mercati: lunga distanza, transfrontalieri, regionali. Entro la fine dell'anno i primi treni: Parigi-Venezia e Parigi-Roma.
In pochi anni il mercato ferroviario cambierà faccia. Resta molto da fare, soprattutto per i treni regionali e i servizi per i pendolari. Più concorrenza anche in questi ambiti migliorerebbe il servizio ai viaggiatori.