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Questo articolo è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 alle ore 08:32.
Mentre Sarkozy giura amore eterno all'euro e si parla di ripresa a tre velocità (bene i nuovi paesi, così così gli Usa, maluccio Europa), l'uomo nuovo di Davos è Marco Tempest. Se non l'avete mai sentito nominare, non correte a cercare chi sia questo economista tra i tanti che il Sole ospita, da Wolf, a Naím, Krugman, Tabellini, Zingales e Alesina. Eppure Marco è l'economista che ogni governo sognerebbe, perché è un mago.
Un mago vero, ma un mago del XXI secolo, un illusionista cibernetico. Con la sua troupe del Newmagic Communications, Marco Tempest chiude le sessioni sul futuro della crisi economica con uno show fantastico. Mischia le carte tra le mani come i maghi del passato, ma intanto proietta lo show su un megaschermo con una telecamerina fissata sugli occhiali. E le carte che ha in mano e quelle proiettate per gli spettatori cambiano, si diversificano, proprio come i numeri del budget in mano a fantasiosi uomini politici. Alla fine un amministratore delegato deve entrare nello spettacolo, la sua immagine viene a sorpresa rapita come in un ritratto di Dorian Gray e al puzzle che se ne ricava - per magia - manca un pezzetto, una sola tessera. Come nelle ricette finora per uscire dalla crisi.
La pizza World Economic Forum è servita alla pizzeria Tony, dietro il Centro Congressi. Il pizzaiolo ha scelto salame, cipolla e rughetta come ingredienti. E a chi gli chiede come mai, replica serafico «La rughetta simboleggia la cucina raffinata e post moderna degli anni pre crisi che oggi ci troviamo a rimpiangere. Il salame è il presente, ancora va bene ma dobbiamo ridimensionarci. E la cipolla l'ho messa pensando al futuro: se non usciamo dalla crisi ci tocca tornare a mangiare pane e cipolla come i nostri nonni». Divertente, ma c'è saggezza nella pizza come Manuale di Economia.
E per chi non trova posto alle cene di lusso? Il Canada ha organizzato uno stand che regala frittelle, difeso da tanto di Giubbe Rosse in alta uniforme. Ottima quella con Nutella (finta) e banane, ignara del morbo che sta distruggendo il raccolto delle Cavendish alterando il mercato della frutta tropicale.
Le cravatte non sempre vengono indossate a Davos dove il dress code, almeno fino a cena, consente di farne a meno. Tra coloro che le indossano brillano per colori il capo della Bce Trichet e il leader liberale inglese Clegg. Entrambi hanno scelto sfumature di viola penitenziale, ma entrambi assicurano che non ha a che fare né con la crisi del debito europeo né con la batosta elettorale dei liberali a Londra.