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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2011 alle ore 08:23.
L'ultima modifica è del 17 febbraio 2011 alle ore 07:47.
Chi vincerà le prossime elezioni se si andasse al voto in tempi brevi ? I sondaggi fatti in questi ultimi giorni alimentano le speranze delle opposizioni ma vanno presi con molto cautela. Quando la percentuale di coloro che non rispondono alla domanda sul voto è superiore al 40 % occorre essere molto prudenti nel valutare il livello di consensi attribuiti ai vari partiti. Quel che invece si può rilevare con certezza sono due fatti Primo, esiste oggi un grado di indecisione e quindi di fluidità elettorale molto elevato, e superiore a quanto si è registrato nel passato. Secondo, la percentuale di voto del Pdl continua a scendere. Non si tratta di una frana ma di una lenta e costante erosione. I due fenomeni sono collegati.
L'elettorato del Pdl non è del tutto impermeabile agli scandali che coinvolgono il presidente del consiglio. Una parte di questi elettori ha già lasciato il partito di Berlusconi a favore della Lega Nord. Infatti fino ad oggi i sondaggi registravano da una parte il calo del Pdl e dall'altra la crescita della Lega. I guadagni dell'uno compensavano le perdite dell'altro. Il totale dei voti del centrodestra non cambiava di molto. La novità è che questo non sembra essere più vero. Cresce il numero dei berlusconiani confusi, spaesati, delusi ma non cresce la Lega. Cresce invece l'astensione e diminuisce contemporaneamente il consenso complessivo al centrodestra.
Così come stanno le cose oggi questo schieramento non è più stabilmente sopra 'quota quaranta' che rappresenta la percentuale minima di voti per poter sperare di conquistare il premio di maggioranza alla Camera. Questa situazione offre alle opposizioni una grande opportunità. Fino a ieri si ragionava sulla possibilità che la coalizione di centrodestra potesse vincere alla Camera ma non al Senato. La tendenza elettorale attuale indica che Berlusconi potrebbe perdere anche alla Camera pregiudicando in questo modo la possibilità che dopo il voto si possa comunque fare un governo di centrodestra anche senza di lui. Ma perché questo esito si verifichi è necessario che le opposizioni mettano in campo una proposta credibile fatta di tre elementi: una coalizione, un leader e un programma. Esiste questa proposta ?