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L a mondializzazione del ciclismo ha scritto una nuova pagina ieri nel primo arrivo alpino. A 2mila metri di Cervinia ha vinto l'atleta del Costa Rica Andrey Amador (è la prima volta di un corridore proveniente dal Paese del Centro-America) e la maglia rosa è tornata sulle spalle del canadese Hesjedal.

Se comincia a cambiare la geografia del ciclismo, non mutano i distacchi al vertice della classifica e i migliori si sono controllati: a parte il forcing del canadese negli ultimi tre chilometri, che gli ha consentito di precedere di pochi secondi gli altri big, la graduatoria è molto corta. Alle spalle del canadese si piazza lo spagnolo Oliver Rodriguez in ritardo di nove secondi.Hesjedal sarà capace di resistere in testa oppure è destinato a cedere? Sono andato a rivedere il suo curriculum e, a parte il settimo posto al Tour del 2010, ha raccolto solo piazzamenti. Mi sembra piuttosto difficile prevedere una tenuta fino a Milano.
Sulle due salite di ieri non c'è stata battaglia tra i favoriti: come al solito Ivan Basso ha fatto lavorare la Liquigas, forse spremendola anche troppo considerando che negli ultimi chilometri si è ritrovato solo. Rodriguez ha provato a replicare all'attacco di Hesjedal ma credo si sia accorto di essere rimasto senza benzina. Michele Scarponi si è limitato a non perdere terreno. Nessuno dimostra di potersi avventurare in affondi decisivi.

Questa situazione mi suggerisce una riflessione: siamo di fronte a un ciclismo più vero rispetto al passato dove assistevamo a scatti e controscatti, tutti si davano battaglia mentre ora i migliori sembrano avere un'unica preoccupazione: dosare le forze. Basti pensare alla tappa di oggi: la frazione da Busto Arsizio a Piani dei Resinelli, sulle strade battute la domenica da noi cicloamatori, mette in fila tre salite impegnative (Valcava, Culmine di San Pietro e Piani dei Resinelli). L'ascesa al Valico di Valcava con pendenze al 18% è così dura che è stata eliminata dal percorso del Giro della Lombardia perché faceva troppe vittime e spesso costringeva al ritiro i 3/4 dei ciclisti. Oggi prevedo ulteriore selezione anche senza distacchi tra i migliori. Ma sarà l'occasione per un chiarimento in vista della parte conclusiva del Giro.