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Questo articolo è stato pubblicato il 19 luglio 2012 alle ore 08:04.

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La prima tappa pirenaica con le mitiche salite dell'Aubisque, Tourmalet, Aspin e Peyresourde ha fatto una vittima illustre: Cadel Evans arrivato al traguardo con un ritardo di oltre 4 minuti e mezzo da Wiggins e adesso tagliato fuori dal podio a poco più di 8 minuti dalla maglia gialla. Ancora una volta l'australiano è stato splendido sul piano umano; all'arrivo ha ringraziato tutti i compagni di squadra che gli sono stati a fianco in una giornata così drammatica. Sul traguardo di Bagneres-de-Luchon un'altra vittoria di Thomas Voeckler che ha suscitato l'entusiasmo dei tifosi francesi.

Grande impresa la sua in una gara a eliminazione; il gruppo dei fuggitivi (inizialmente di una quarantina di ciclisti) si è andato via via assottigliando e, alla fine, Voeckler si è presentato da solo all'arrivo. Wiggins ha resistito, come al solito ben guidato da Chris Froome. L'altro protagonista della giornata è stato Vincenzo Nibali che ha attaccato – senza però riuscire a fare il vuoto – aiutato per la prima volta in questo Tour da un brillante Ivan Basso che ha pilotato il siciliano sui tornanti e fatto una pre-selezione prima dell'ultima salita.

Nibali, arrivato al traguardo con i due corridori del team Sky, ha un ritardo di soli 18 secondi da Froome e 2 minuti e 23 secondi dalla maglia gialla; certamente non sarà facile avere la meglio sulla coppia inglese (più forte a cronometro) ma la tappa pirenaica di oggi (da Bagnares-de-Luchon a Peyragudes di 143,5 chilometri) offre al corridore siciliano una straordinaria occasione per tentare il grande colpo.
Intanto la carovana si interroga sul ritiro (forzato) di Frank Schleck fuori competizione per un diuretico. In questi casi di positività è sempre difficile scoprire la verità, restano però le ombre sui due fratelli lussemburghesi sfiorati dal doping.

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