Un piano quadriennale di sviluppo

Cambiare il destino dell'Italia nel tempo breve non deve far dimenticare che compito della presidenza italiana del semestre europeo dovrebbe significare mettere sul tavolo di consiglio e parlamento Ue due questioni fondamentali per Europa e mondo, attraversati da disuguaglianze sociali che se non fermate alimenteranno movimenti estremistici rigettando il pianeta non in uno scontro tra classe operaia e padronale come quella avvenuta negli ultimi due secoli, ma tra produttori e consumatori uniti contro quel capitalismo finanziario che è diventato un potere sovranazionale e che per continuare a crescere deve continuare a distruggere l'economia reale correndo, senza saperlo, verso un baratro globale da effetti inimmaginabili.
Le due questioni da sollevare sono una diversa disciplina dei mercati finanziari con un modello da condividere con i Paesi del G20 e un nuovo ordine monetario a 40 anni di distanza dalla fine degli accordi di Bretton Woods (l'Europa non è stata sinora capace di ripristinare neanche quel sistema monetario europeo tra l'euro e le altre 10 monete comunitarie che pure aveva quando allo Sme aderivano 18-20 monete nazionali).

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