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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2014 alle ore 07:49.
L'ultima modifica è del 20 novembre 2014 alle ore 08:31.

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Acquisto della Actavis di Allergan, 66 miliardi di dollari per il successo di un prodotto, il botox. L'operazione si dice, è anche un po' lo specchio della crescita americana. Forse. Ma in quest'operazione ci sono anche tre elementi che mostrano quanto le riforme per evitare gli eccessi speculativi che hanno portato al crollo dei mercati del 2007/2009 siano state poco efficaci. Il primo: l'operazione non avrebbe avuto la dinamica che ha avuto senza un ruolo chiave dei fondi hedge.

Il secondo: con quest'operazione si è stabilito un approccio nuovo, per la prima volta un investitore speculativo e un investitore strategico si sono alleati per esercitare pressioni sul management, sviluppo questo considerato da alcuni pericoloso e potenzialmente illegale per possibili conflitti di interesse. Terzo, l'acquirente, Actavis è uno degli esempi classici dell'"inversion", quello stratagemma cioè che consente di trasferire, magari attraverso una acquisizione, i quartieri generali all'estero per minimizzare il carico fiscale.
È difficile che senza la convergenza di questi tre elementi l'operazione Allergan potesse seguire la dinamica che ha seguito, con una partenza ostile, per poi chiudersi con una creazione di valore aggiuntivo di oltre 20 miliardi di dollari in pochi mesi. Gli azionisti sono naturalmente felici. Ma c'è una domanda di fondo: si tratta di valore reale, rappresentativo del rapporto fatturato/profitti attesi? O molto speculativo, forzato dall'attivismo dei fondi Hedge e dunque a carattere temporaneo? A fronte di queste operazioni ci sono finanziamenti concessi dalle banche in base ai valori congrui del bene patrimoniale acquistato. Nel caso ipotetico che un valore dovesse cadere per un mancato realizzo di aspettative, le banche rischiano di trovarsi con prestiti concessi allo scoperto. Quanti casi potrebbero essere a rischio nelle operazioni americane? Sempre lunedì la Halliburton ha perfezionato l'acquisto di Baker Hughes per 34,6 miliardi di dollari. Anche in quel caso sembrava che un'offerta ostile potesse materializzarsi. In un giorno si sono avute operazioni per 100 miliardi di dollari. Ma per l'intero 2014, le stime secondo alcuni potrebbero sfiorare i mille miliardi di dollari e superare il record precedente di fusioni e acquisizioni stabilito nel 2000. Cosa succederà se su cifre di questo genere si comincerà ad avere la percezione di un forte pericolo speculativo?

Ma veniamo alla dinamica dell'operazione Allergan e al ruolo dei fondi hedge, circa 15 (per un valore complessivo superiore ai 12 miliardi), inclusi alcuni dei celebri come quello di Paulson o Blackrock. Le pressioni specualative hanno spinto il titolo al rialzo, ma la parte del leone in questo caso l'ha fatto William Ackman, fondatore di Pershing Square che ha acquistato il 9,7% del pacchetto Ackerman. Ackman ha usato tutte le tattiche disponibili all'investitore attivista. Ad esempio si strapazza il consiglio e il managament dell'azienda obiettivo accusandolo di inefficienza.

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