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Cultura-Domenica Libri

L'e-book incalza ma le vecchie librerie restano le preferite

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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2010 alle ore 15:13.
L'ultima modifica è del 14 maggio 2010 alle ore 14:41.

TORINO - Tendenze più che positive e che contrastano con altri settori merceologici: i libri non solo tengono botta nel 2009 ma lasciano ben sperare nell'annata in corso. E le librerie virtuali fanno registrare balzi in avanti notevoli, a dimostrare che il mercato dei libri italiano si sta lentamente allineando con gli altri paesi europei.

Il mercato italiano. L'indagine Nielsen presentata oggi al Salone lascia pochi dubbi. Se infatti il 2009 ha registrato complessivamente una crescita a valore del 3,1% (si è passati per i canali trade dai 1.324milioni di euro del 2008 ai 1.365 del 2009) del prezzo di copertina, nei primi 3 mesi e mezzo del 2010 la crescita è passata al 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Ovviamente le librerie sono il canale privilegiato per la vendita dei libri di carta ma con una peculiarità: il 2009 vede infatti le librerie di catena crescere ancora rispetto alle librerie indipendenti (+4,6% sul 2008) mentre il canale online registra un'accelerazione forte pur se i numeri assoluti restano ancora piccoli (+ 14% sul 2008 su una quota di mercato del 3,5% nel 2009).

Se le indipendenti salgono infatti dello 0,6%, nei primi tre mesi e mezzo del 2010 il canale delle librerie online cresce del 24,8% sullo stesso periodo del 2009 (e arriva a coprire il 4,7% del mercato a valore a prezzo di copertina

La sfida dell'e-book. Anche l'e-book comincia a ricoprire un ruolo interessante. Secondo le stime presentate ieri dall'ufficio studi Associazione italiana editori, l'ebook arriverà a coprire a dicembre 2010 l'1,5% del catalogo vivo dei titoli e l'8-9% delle novità, dati destinati a crescere notevolmente nel 2010 perché tutti i maggiori editori (si veda Il sole 24 ore di martedi) stanno presentando le loro piattaforme produttive e distributive per il settore.

La tendenza dei lettori è chiara: sono i forti acquirenti di libri (oltre 12 all'anno) quelli che si sono già mossi: o per comprare quello che è disponibile nei canali dell'informatica di consumo o nelle catene di libreria o per informarsi su quale modello di lettore comprare. E si dichiarano disponibili a spendere anche 180 euro in e-book.

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Tags Correlati: Associazione Internazionale degli Economisti | Dati di bilancio | Gruppo Messaggerie | Marco Polillo | Mauro Zerbini

 

«Numeri confortanti – spiega il presidente di AIE Marco Polillo – ma non si può parlare di un mercato che brilla perché in grande salute: è sempre molto condizionato dalle vendite dei grandi best seller che con centinaia di migliaia di copie fatturate influenzano molto i dati percentuali. E' interessante però riscontrare che il trend di leggero miglioramento del 2009 si stia consolidando anche nel 2010; questo non vuol dire che gli italiani si siano messi a leggere libri e quindi su questo terreno bisognerà fare molto di più. Per capire cosa significherà invece l'e-book per il mercato italiano bisognerà aspettare le vendite natalizie».

Proprio ieri, poi, Ibs.it, la maggiore libreria virtuale italiana (Gruppo Messaggerie) ha annunciato che da giugno saranno disponibili oltre duemila titoli in versione e-book, nella sezione apposita del sito. I libri verranno proposti in formato ePub o Pdf. «Penso che entro il 2011 - ha detto Mauro Zerbini, amministratore delegato di Ibs - il mercato di e-book in italiano possa raggiungere almeno il 5% delle vendite online di libri».

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