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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2010 alle ore 11:01.
L'ultima modifica è del 15 maggio 2010 alle ore 16:47.
Ci sono luoghi dove l'atto creativo è di casa.
Uno di questi è stato sicuramente villa Nellcôte a Villefranche-sur-Mer, sulla Costa Azzurra. Qui nell'estate del 1971 i Rolling Stones, fuggiti da Londra per motivi fiscali, composero «Exile on main street» uno degli album più geniali del gruppo che il 17 maggio debutterà sul mercato discografico con l'aggiunta di dieci inediti. Per chi non conoscesse l'importanza di quest'opera basta ricordare che è stata inserita alla settima posizione nella classifica dei migliori 500 album di tutti i tempi dalla bibbia del rock, la rivista Rolling Stone.
Ma torniamo al 1971. Keith Richards propone la fuga al gruppo, troppe tasse da pagare: "Addio Albione! Dove andiamo in Bulgaria? Meglio la Francia è solo aldilà della Manica". All'opzione francese aderisce subito Mick Jagger che il 12 maggio 1971 sposa a Saint Tropez Bianca Perez. Poco dopo il gruppo si trasferisce in questa villa del 1890 di sedici stanze, che leggenda vuole sia stata utilizzata come quartier generale della Gestapo (lo testimoniano delle decorazioni con svastiche trovate nelle cantine). Ed è proprio sottoterra che Jagger & Co provano e compongono le canzoni dell'album che esattamente l'anno dopo, nel maggio del 1972, raggiungerà le vette delle classifiche negli Usa e in Gran Bretagna. Il clima era favorevole, ricordano gli Stones, gli amici ci venivano a trovare volentieri, anche John Lennon Yoko Ono soggiornarono a Nellcôte.
Insomma un paradiso fiscale, reale ma anche artificiale. Si narra di triangoli amorosi -Anita Pallenberg fidanzata di Keith all'epoca ebbe anche una "sympathy for the devil" Mick- e di cocktail a base di brandy, eroina e marijuana. Un luogo mitico che oggi rivive grazie al documentario Stones in Exile diretto da Stephen Kijak e coprodotto da Mick Jagger, appena presentato in anteprima mondiale al Moma di New York, che il 19 maggio verrà proiettato in anteprima nella Quinzaine des réalisateur del Festival di Cannes.
Ma quali altri luoghi hanno dato vita agli album leggendari del rock?
Abbiamo chiesto a Giampiero Di Carlo direttore di Rockol.it di segnalarci altre case famose che hanno visto nascere indimenticabili note.