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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2010 alle ore 11:49.
L'ultima modifica è del 21 maggio 2010 alle ore 14:01.
Tutte le metropoli hanno la loro impronta sonora che insieme a quella visiva e olfattiva si deposita nella nostra memoria. A Venezia vincono le note dell'acqua accompagnate dai motori di navi, vaporetti, motoscafi.
A New York prevale il suono prodotto dalle auto, dagli elicotteri, dagli aerei che sorvolano la città che non dorme mai. E a Milano? Qual è il paesaggio sonoro della nostra città che produce incessantamente rumore? Quali suoni captiamo, innorvosendoci, o quali altri non recepiamo consciamente ma comunque ci ipnotizzano, si sedimentano come polvere sottile, polline, incrostazione, voce narrante a volte materna a volte matrigna? Lo sferragliare del tram è senza dubbio uno di questi, squarcio notturno sempre uguale a se stesso, che per molti abitanti di Milano equivale a una ninna nanna. Accompagna il nostro riposo e a volte, quando ce ne priviamo, ci viene a mancare. Il silenzio non può sostituirlo. Paradossi metropolitani.
Di questa materia sonora si compone l'installazione multimediale Audioscan l'opera del sound designer Giorgio Sancristoforo, prodotta dall'audioofficina Agon e sponsorizzata da comune di Milano, regione Lombardia e fondazione Cariplo esposta a Palazzo Reale dal 20 al 30 maggio.
Audioscan si presenta come un video e un pannello touch screen che offre allo spettatore due modalità di fruizione. La prima è una mappa sonora che consente attraverso la navigazione via per via di ascoltare i suoni originari raccolti alle 8 di mattina per tre mesi da Giorgio Sancristoforo e Giuseppe Cordaro in 1580 vie e piazze della città.
L'altra offre i rumori elaborati in suoni originali, grazie a software creati ad hoc, ed evoluzioni grafiche che possono essere mixati dall'utente.
Il risultato di questa lavoro di sound design, durato quasi un anno, è la creazione della colonna sonora di Milano, di una impronta d'avanguardia che potrebbe rientrare, a pieno titolo, nel corredo di una città che vinta la scommessa dell'Expo 2015 deve accelerare il passo. Trasformando le incertezze, i ritardi, i balbettii in suoni del fare futuro, che è già qui.
Il progetto Audioscan a Novalab 24/Ascolta l'intervista di Luca Tremolada a Giorgio Sancristoforo