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Cultura-Domenica Arte

Una testa di Modigliani in vendita. E si tratta di un originale, non di una beffa

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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2010 alle ore 19:16.

PARIGI – Una testa di Modigliani in vendita. Non capita spesso. E, badiamo bene, memori della beffa livornese del 1984, va sottolineato che si tratta davvero di un originale. Sarà Christie's a cederla nell'ambito di un'asta prevista a Parigi il prossimo 14 giugno. Si tratta di una «testa di Cariatide», una delle ultime sculture (ne creò appena 25) ancora in possesso di un collezionista privato. Le altre sono esposte nei principali musei del mondo.

L'opera è stimata tra i quattro e i sei milioni di euro. «Con la ripresa dell'interesse del mercato per la scultura negli ultimi anni – sottolinea Thomas Seydoux, specialista di Christie's -, il prezzo della Cariatide rischia di fare boom. In altri casi, da Brancusi a Rodin, passando per Moore, si sono raggiunte ultimamente quotazioni record. Modigliani non farà eccezione». L'artista arrivò nella capitale francese nel 1906, a soli ventidue anni. Si dedicò alla scultura tra il 1909 e il 1914, ma poi abbandono' la pietra per dedicarsi interamente alle tele. La polvere generata dallo scolpire la materia grezza aggravava le sue condizioni di salute, minata dalla tubercolosi.

La scultura ora battuta all'asta venne esposta al Salone d'autunno di Parigi del 1912. Poi venne acquisita da Gaston Lévy, imprenditore fantasioso, fondatore della catena di negozi Monoprix. E grande amante dell'arte, grazie soprattutto all'amicizia che lo lego' al pittore Paul Signac, che lo introdusse presso numerosi artisti della Parigi della belle époque. All'asta del 14 giugno verranno proposti anche dieci dipinti di Signac.

La Cariatide scolpita in pietra calcarea, alta 65 centimetri, è firmata alla base Modigliani. Per novant'anni è rimasta dimenticata (si fa per dire) nella collezione privata di Lévy e dei suoi eredi. Modigliani iniziò a scolpire le teste influenzato dall'incontro con il rumeno Constantin Brancusi: sì, come lui influenzato da un modello di bellezza dell'antichità. A dire il vero, però, questa Cariatide si discosta da altre teste di Modigliani perché meno connotata sull'estetica antica e corrispondente, invece, a un certo manierismo più contemporaneo. Anche per questa originalità, il prezzo potrebbe lievitare ulteriormente.

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Tags Correlati: Angelo Froglia | Arte | Constantin Brancusi | Gaston Lévy | Modigliani | Monoprix | Parigi | Paul Signac | Thomas Seydoux

 

Nel 1909 Modigliani ritornò brevemente a Livorno. Secondo la leggenda lì avrebbe deciso di scolpire alcune teste per poi mostrarle presso il caffè Bardi, sul Fosso reale. Dove, però, l'accoglienza non sarebbe stata delle migliori: l'artista avrebbe deciso di buttarle nel canale. Per questo nel 1984 venne lanciata una ricerca nelle acque del fosso. Tre teste furono effettivamente ritrovate, riconosciute autentiche dai migliori critici d'arte dell'epoca. Ma in seguito tre studenti universitari ammisero di averne scolpita una con un semplice trapano. Le altre due, invece, erano «opera» di Angelo Froglia, pittore e lavoratore al porto di Livorno. Modigliani, artista maledetto, si spense all'alba del 24 gennaio 1920 a Parigi. Il giorno dopo, Jeanne, la sua sposa, si tolse la vita, gettandosi dal quinto piano, nella casa dei genitori. Entrambi riposano al cimitero di Père Lachaise, a Parigi. Dove, ancora oggi, le tombe sono visitate da tanti ammiratori, in silenzioso pellegrinaggio.

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