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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2010 alle ore 16:17.
Manca poco, ormai, all'inizio della valanga musicale dell'estate che si abbatte puntualmente sul Belpaese dalla seconda metà di giugno a fine agosto. In questa breve pausa di silenzio è opportuno ripercorrere gli episodi salienti della stagione 2009-2010, concentrando l'attenzione sul settore più tormentato che è, senza dubbio, quello discografico.
Da un lato, il disco è da circa un secolo il mezzo più sicuro di fissaggio e di tradizione della musica improvvisata; dall'altro, è attualmente minacciato dall'avvento di altri mezzi che costringono l'industria specifica a battersi su un doppio fronte di crisi. Per ora il disco si difende bene e, anzi, contrattacca riproponendo ad esempio il vecchio vinile, caro a molti nostalgici, con materiale più puro e capace di una fedeltà non inferiore a quella del cd. In Italia è nata addirittura, in perfetta controtendenza, una nuova etichetta discografica.
È la My Favorite Records con sede a Milano, che si avvale della preziosa esperienza di Patrizio Romano ex Emi/Blue Note. Ha già posto sul mercato sette titoli, due dei quali (Paolo Fresu Quintet: Songlines-Night & Blue e Raffaele Casarano: Argento) in coproduzione con la Tuk Music, anch'essa appena fondata da Fresu. Ma altri titoli di case diverse meritano la citazione e qualche nota esplicativa: fra di essi ve ne sono sicuramente alcuni che saranno prescelti dalla critica internazionale per le nomination e i premi indetti qua e là. La CamJazz di Roma, che ha acquisito i pregiati cataloghi italiani Soul Note e Black Saint, si è impegnata in un notevole sforzo produttivo licenziando quattro cofanetti dedicati a Charlie Haden, Enrico Rava, Henry Threadgill ed Entico Pieranunzi che contengono registrazioni eccellenti da quei cataloghi, rimasterizzate con cura. Ha pubblicato inoltre Cognitive Dissonance del trombettista Ralph Alessi in quartetto, destinato a far parlare molto di sé, nonché Paris Concert del fisarmonicista Richard Galliano in solo, cioè come lo preferisce la maggioranza dei suoi ammiratori.
La Ecm si distingue con il duo del pianista Keith Jarrett e del contrabbassista Charlie Haden che non si riunivano da molti anni, mentre gli esperti più raffinati si contendono Miles Davis Quintet Live In Berlin 1969, un inedito fresco di stampa della Gambit Records. Durante la stagione invernale dei concerti ha ottenuto finalmente notevoli affermazioni in Europa il giovane pianista amerindiano Vijay Iyer, confermate dal successo del suo cd Historicity realizzato in trio per la Act. Una scoperta per il pubblico italiano è il pianista inglese "classic and jazz" Gwilym Simcock che si è fatto ammirare in un cd doppio, Blues Vignette (Basho Records) nel quale suona in solo, duo e trio ed è presente lo straordinario contrabbassista russo Yuri Goloubev, ora residente in Italia. Un altro pianista caro a molti, Brad Mehldau, si è difeso bene (non benissimo) con il doppio Highway Rider per Nonesuch. Nel settore della vocalità femminile il cd Classic Hits della Essential è arrivato per rammentarci che Eunice Waymon, meglio conosciuta come Nina Simone (1933-2003) era una cantante stupenda, al livello di Billie Holiday e di Sarah Vaughan; e il soprano Karin Schmidt è ritornata nell'agone discografico in quartetto con il seducente e particolare German & American Songs di Incipit/Egea, elegante pure come oggetto, che le darà finalmente anche in Italia le soddisfazioni che merita.