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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2010 alle ore 22:35.
Viaggio senza ritorno per Bekim Fehmiu, 74 anni, stella del cinema nella ex Jugoslavia, noto in Italia per l'interpretazione di Ulisse nello sceneggiato tratto dall'Odissea di Omero e trasmesso dalla Rai nel 1968. L'attore è stato trovato morto oggi nel suo appartamento del quartiere Zvezdara a Belgrado. Accanto al cadavere c'era una pistola registrata a suo nome, cosa questa che induce a ritenere si sia trattato di un suicidio. Fehmiu, nato nel 1936 a Sarajevo, era di etnia albanese, la sua famiglia era originaria di Giakovica, nel Kosovo sud occidentale.
Tra il 1953 e il 1998 Fehmiu ha lavorato in 41 film, con celebrità del cinema mondiale come John Huston, Dino De Laurentiis, Claudia Cardinale, Ava Gardner, Charles Aznavour, Irene Papas, Olivia de Havilland, Robert Shaw. Ha recitato in serbo-croato, albanese, spagnolo, inglese, francese, italiano e macedone. In Italia il suo volto era legato soprattutto al mitico sceneggiato trasmesso a puntate dalla Rai nel 1968, che lo vedeva nei panni di un affascinante Ulisse, sposo di una indimenticabile Penelope, interpretata dall'attrice greca Irene Papas.
Nel 1987, per protesta contro le discriminazioni nei confronti della popolazione albanese, l'attore decise di non lavorare più nel cinema e nel teatro in Jugoslavia. Sposato con una attrice serba, sembra che Bekim Fehmiu soffrisse di depressione, conseguenza probabilmente dei tragici rivolgimenti politici e sociali vissuti dal suo paese negli ultimi decenni. Tra i film da lui interpretati figurano tra gli altri Salon Kitty (1976), Cagliostro (1974), Il gioco della verità (1974), Il testimone deve tacere (1974), Black Sunday (1977), Disposta a tutto (1977). Fehmiu è stato protagonista inoltre di mini serial televisive quali Un Bambino di nome Gesù (1987), Disperatamente Giulia (1989), Il cuore e la spada (1998).