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Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2010 alle ore 20:34.
L'estate non è una stagione per cinefili. Tradizionalmente poverissima di titoli nelle sale cinematografiche, con le case di produzione che rimandano le uscite migliori ai mesi autunnali. Gli appassionati, però, non sono condannati alla disperazione e, tra le varie opzioni (festival, cinema all'aperto), possono consolarsi anche con le proposte del mercato dell'homevideo. Tante, prima di tutto e, spesso, di ottimo livello. Non saranno novità in senso assoluto, ma possono costituire una buona occasione per recuperare tutti quei titoli che ci siamo lasciati sfuggire nei mesi precedenti.
Una commedia da non perdere. Per incominciare, quelli che si sono persi l'ultimo lavoro di Fatih Akin al cinema, avranno l'opportunità di gustarsi lo splendido Soul Kitchen, uscito già da qualche tempo in dvd. Con un titolo preso in prestito da una delle prime canzoni dei Doors, il film racconta la storia di Zinos, tedesco d'adozione, ma greco di origine. Gestore di un ristorante di quart'ordine nella periferia di Amburgo, il protagonista vive un'esistenza sgangherata, oberato dai debiti e alle prese con tutta una serie di avversità e tribolazioni. Le cose incominciano, però, a cambiare quando, con l'aiuto di un cuoco dal pessimo carattere, ma dalle grandi doti, prova a trasformare il suo locale destinato ad una clientela rozza e interessata soltanto a spendere poco, in una «cucina dell'anima». Magistrale esempio di come si possa utilizzare un registro leggero, anche leggerissimo, per parlare della vita, della ricerca di un senso, di sentimenti, una delle migliori commedie girate negli ultimi tempi. Il regista che aveva sorpreso tutti con «La sposa turca», insomma, cambia genere ma, ancora una volta, fa centro.
L'ultima fatica di Clint. Ai tempi dei mondiali in Sudafrica, non si può perdere Invictus, ultima fatica di Clint Eastwood. L'unico rischio parlando dell'ex- attore feticcio di Sergio Leone è quello di ripetere, continuamente, la parola capolavoro. Da quando si è messo dietro la macchina da presa, infatti, non ha quasi mai sbagliato un colpo. Da «Gli Spietati» a «I Ponti di Madison County», da «Mystic River» a «Million Dollar Baby», fino a «Changeling» e «Gran Torino». Invictus non fa eccezione. Per raccontarci la storia di Nelson Mandela (un Morgan Freeman in grande spolvero), il regista sceglie di mostrarci Madiba neo-presidente del Sudafrica alle prese con il difficilissimo processo di riconciliazione nazionale. Per unificare un Paese spaccato in due da decenni di apartheid, Mandela prova ad utilizzare lo sport e i mondiali di rugby diventano, così, un'occasione da non perdere per cercare di fare sentire tutti i sudafricani parte della stessa nazione.