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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2010 alle ore 16:49.
La sua squadra del cuore è il Vicenza. Ma più per ragioni anagrafiche (è nato lì 45 anni fa), che non per passione vera. Carlo Cracco, patron dell'omonimo ristorante milanese, due stelle Michelin, non ha visto neppure l'intorpidita Italia che ha chiuso il Mondiale senza orgoglio.
«Ma adesso voltiamo pagina, ci sono cose più importanti di cui occuparci…». Come trovare buone idee per rivitalizzare la città in cui vive e lavora, e lui è nel gruppo, capitanato dall'assessore Giovanni Terzi, con il designer Fabio Novembre, lo stilista Ennio Capasa, il presidente della Triennale Davide Rampello e il dj Linus, che ha creato l'associazione SìAmo Milano.
Quando gli capita di guardare una partita alla tv mangia solo frutta: «è la cosa migliore, il pasto più leggero, perché di solito sei talmente in ansia che rischi di non digerire».
Dovendo comunque consigliare un piatto veloce, propone un'insalata di riso bianca e nera con calamaretti, «veloce da preparare e semplicissima».
Si lessano riso bianco e riso nero venere separatamente, perché hanno tempi di cottura diversi. A cottura ultimata li si condisce insieme, con olio e sale. A parte si cuociono i calamaretti («che devono essere freschissimi e preferibilmente ‘spillo', quelli piccoli piccoli»): si possono fare al vapore, sempre con un goccio d'olio, o appena scottati in padella. Vanno aggiunti al riso ancora tiepidi, con l'olio di cottura e la buccia di un limone grattata. Ideale è gustarli con un calice di bollicine della Franciacorta, servite a 7-8 gradi.