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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2010 alle ore 19:01.
Nell'estremo oriente del settentrione italiano c'è Cividale del Friuli, cittadina longobarda, ma prima romana e poi franca, veneta, francese, asburgica e solo infine, faticosamente, italiana. Candidata a Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, detiene il più grande festival della cultura mittel europea, il Mittelfest, che mette in scena le culture, l'anima i popoli dell'area centro-europea. Si inaugura il 17 luglio la diciannovesima edizione, che per una settimana richiamerà nel centro storico della cittadina, tra vigneti e boschi di castagno, un pubblico numeroso, attento, internazionale.
Sono tre le direttrici su cui si snoda l'edizione 2010: musica, danza e prosa nelle tre direzioni artistiche affidate, rispettivamente, a Claudio Mansutti, Walter Mramor, Furio Bordon. Il festival è quest'anno dedicato al «Genio europeo», indagato nelle sue radici storiche, ammirato nelle sue affermazioni romantiche, proposto nelle sue persistenze contemporanee, ravvisabili nei nuovi attori in cerca dell'affermazione di quella libertà di pensiero che è valore fondativo della moderna cultura occidentale.
E' il genio europeo dunque fil rouge del Mittelfest, cui si connette inevitabilmente l'immagine del Demone sovvertitore, come spesso il genio è stato visto nella storia del pensiero quindi nella storia artistica. Si snoda allora il cartellone di «Genio europeo. Demoni», punteggiando le serate con i grandi classici: Leonardo, Dostoevskij, Beethoven, Kafka, con un focus sulla tragica figura del filosofo e letterato goriziano Carlo Michelstaedter. A interpretare artisticamente il tema nelle sedi del Festival, articolate anche tra Udine e Gorizia, sono compagnie di provenienza nazionale e internazionale, autori e protagonisti d'eccellenza, con sguardo attento alle migliori energie del territorio. Una scorsa al cartellone ci mostra nel complesso un Festival meno «mittel» quest'anno, forse più composto nelle scelte e nei luoghi, meno sperimentale e performativo, insomma più da grande Europa e da grande pubblico.
Il cartellone.E dunque della trentina di spettacoli in cartellone segnaliamo come anteprima, il giorno 16, lo spettacolo teatrale diretto da Marinella Anaclerio «I Karamazov» nel progetto Dostoevskij che riguarderà anche il riallestimento di «Idiotas», con la regia del pluripremiato lituano Eimuntas Nekrosius. Nella serata di apertura si assisterà al gala internazionale di musica e danza «Le pas de deux genial», a cura di Andrea Cipriani con la Orchestra Mitteleuropea diretta da Alfonso Scarano. Per la sezione prosa, da non perdere il debutto in anteprima assoluta del monologo teatrale dell'autore americano Will Eno, «Thom Pain» (basato sul niente), con Elio Germano. Debutterà al Mittelfest anche il nuovo spettacolo di Pino Petruzzelli, dal racconto di Mario Rigoni Stern «Storia di Tönle».