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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2010 alle ore 20:06.
Un'indiscrezione pubblicata dal settimanale L'Express ha annunciato la prossima uscita di un libro dell'ex ministro della Giustizia francese, Rachida Dati. Un volume confezionato probabilmente nelle ampie more concesse dalla pigra attività in cui da un anno la Dati è impegnata nella sua odiata Sant'Elena alsaziana, quel Europarlamento di Strasburgo che le infligge soverchie dosi di noia. Lei stessa, qualche mese fa, ha confessato l'insofferenza per le oziose sedute nell'emiciclo europeo. Non lo ha fatto pubblicamente, ma in una telefonata a un'amica che è stata carpita dai media a causa di un microfono dimenticato acceso dall'eurodeputata.
Di scarsa consolazione, peraltro, è il doppio incarico che la vede anche sindaco del VII arrondissement parigino. Troppo poco per la ex titolare del dicastero della Giustizia, nota per la disperata ambizione e la formidabile tenacia nei suoi tentativi di emergere da una base di partenza decisamente svantaggiata: famiglia povera, genitori analfabeti, un pullman di fratelli e sorelle (in un paio di casi non immacolati quanto a fedina penale) e un'origine maghrebina che risulta essere combustibile per ogni inconfessato pregiudizio quando si ha intenzione di concorrere in un mondo politico ancora ampiamente forgiato nelle hautes écoles.
Un libro capace di conquistare l'attenzione sarebbe uno strumento utile per rialzarsi dalla panchina europea in cui è stata relegata e tornare a giocare un ruolo di titolare in occasione delle elezioni legislative del 2012 e delle elezioni per il sindaco di Parigi nel 2014. E qualche pagina speziata sull'establishment transalpino e su qualche suo collega di partito potrebbe rivitalizzare l'attenzione sulla Dati, visto che il gioco del "dico non dico" sull'identità del misterioso padre della piccola Zahra, la bimba che l'ex ministra ha partorito nel gennaio del 2009, è ormai un po' frusto e stuzzica sempre meno le curiosità dei francesi. Però proprio da lì, secondo L'Express, partirebbe il libro-confessione di cui per ora non si conosce né il titolo né la data di uscita. Il centro del volume sarebbe il racconto aneddotico delle difficoltà di essere donna, donna incinta e infine mamma e, nel contempo, calcare il palcoscenico della politica.