Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2010 alle ore 18:15.
«Il ruolo dei festival è di accompagnare il cinema, commentarlo e sostenerlo, non soltanto di esibirlo»: così Olivier Père, direttore artistico del Festival del Film di Locarno, ha voluto introdurre l'edizione 2010 della manifestazione cinematografica svizzera.
Parole, quelle di Père, che vogliono criticare quei grandi festival che hanno ormai assunto il ruolo di vetrine di lusso del cinema mondiale e dalle quali Locarno vuole distaccarsi.
Giunto alla sua 63° edizione, il Festival di Locarno 2010 (che si svolgerà dal 4 al 14 agosto) vuole mantenere il suo ruolo di kermesse culturale, libera da ogni vincolo politico ed economico, ricca di film dai contenuti importanti, pronti anche a scandalizzare e far nascere polemiche.
Quasi 300 le pellicole che verranno presentate (circa 100 in meno dello scorso anno), provenienti da più di 40 paesi, e di cui 50 anteprime mondiali.
Il Concorso Internazionale, la sezione più importante che vedrà l'assegnazione del Pardo d'Oro, unisce film di registi esordienti o poco conosciuti a opere di autori importanti, quali «L.A. Zombie» di Bruce LaBruce e «Homme au bain» di Christophe Honoré, la cui protagonista Chiara Mastroianni riceverà a Locarno un Excellence Award alla carriera.
Altrettanto rilevante è la Piazza Grande, il luogo emblematico del Festival, dove la selezione si allarga anche a generi amati dal grande pubblico come horror e commedie.
Il film d'apertura sarà «Au fond des bois» di Benoit Jacquot, definito da Père opera di grande spessore e audacia, anche se la pellicola più attesa sarà «The Mission of Human Resources Manager» dell'israeliano Eran Riklis, già regista de «La sposa siriana» e de «Il giardino di limoni».
L'Italia sarà ampiamente rappresentata nelle varie sezioni: «Pietro» di Daniele Gaglianone punterà al Pardo d'Oro; mentre fuori concorso ci saranno gli ultimi lavori di Franco Maresco, che presenta «Io sono Tony Scott» sulla vita del grande clarinettista jazz, e della coppia Yervant Gianikian-Angela Ricci Lucchi con un cortometraggio dal titolo «Film perduto».
Nei Programmi Speciali ci saranno fra gli altri un omaggio all'attore statunitense John C.Reilly (interprete di «Boogie Nights» e «Walk Hard») e al regista italiano Corso Salani recentemente scomparso. La retrospettiva principale sarà dedicata a Ernst Lubitsch (autore di film come «Partita a quattro» del 1933, «Ninotschka» del 1939 o «Scrivimi fermo posta» del 1940), del quale gli spettatori del festival potranno (ri)scoprire l'intera filmografia in pellicola 35mm.