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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2010 alle ore 19:21.
«Ci sono troppe manifestazioni, troppi retaggi che comportano lo sfruttamento degli animali. Se la Catalogna ha rinunciato alla Corrida noi possiamo rinunciare a qualche Palio». A dirlo è stata la ministra del Turismo, Michela Brambilla, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Alla domanda se si riferisse al Palio di Siena, la ministra ha risposto che le violenze sugli animali «danneggiano l'immagine dell'Italia e del made in Italy».
Apriti cielo, come ampiamente prevedibile, a Siena e non solo hanno lasciato di stucco le dichiarazioni della signora ministro.
Ma le reazioni più forti sono arrivate dalla Lega Nord. La Lega «non accetterà mai l'abrogazione del Palio di Siena e di altre feste simili» ha detto il senatore della Lega e sindaco di Feltre, Gianvittore Vaccari. «Rimango sorpreso e perplesso dalle dichiarazioni della Brambilla - dice Vaccari - la Lega non accetterà mai e poi mai che le tradizioni culturali di millenaria memoria del nostro Paese siano abrogate e, peggio ancora, cancellate dagli annali storici». «Non mi sembra - prosegue il senatore leghista - che l'immagine dell'Italia, come afferma il ministro, ne esce male per colpa del Palio di Siena, del Palio di Feltre o della Giostra della Quintana, tutt'altro: la ministra Brambilla, che avrei grande piacere potesse essere presente a Feltre per il nostro Palio domenica 8 agosto, vada ad assistere ad una di queste manifestazioni e provi a guardare quanti turisti da tutto il mondo sono estasiati da queste kermesse che riportano indietro nel tempo».
Brambilla ha precisato che verrà fatto uno "screaning" delle varie manifestazioni dove sono impiegati gli animali e ha precisato che: «dovremo valutare tutti i Pali, non solo quello di Siena, e intendo farlo per vedere quanti maltrattamenti e morti di animali ci sono stati». Tra l'altro, ha aggiunto: «non ci sono solo cavalli, ma anche asini, oche e addirittura le colombe».
«Sono sempre in prima fila a difesa degli animali, da anni con Fare Ambiente abbiamo pianificato campagne contro gli abbandoni, non solamente in estate, ma in tutto l'arco dell'anno, ma sostenere che il Palio di Siena possa danneggiare l'immagine dell'Italia e del made in Italy, paragonandolo alla corrida dove realmente si giunge al sacrificio del toro, ritengo non sia condivisibile » ha dichiarato Piergiorgio Benvenuti, responsabile dei rapporti Istituzionali e coordinatore per il Lazio di Fare Ambiente.