Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2010 alle ore 14:30.
C'è qualcosa di più gradevole, in estate, che mangiare con i piedi nell'acqua? Un piacere che, in passato, veniva apprezzato soprattutto da scrittori, intellettuali e artisti. A cominciare da Gabriele D'Annunzio, frequentatore di Villa Fiordaliso, in stile liberty, a Gardone, sul lago di Garda. Nei tavoli a fior d'acqua vengono serviti piatti intriganti: risotto Carnaroli, stracchino, sarde di lago allo spiedo e olio d'Argan; maccheroni di pasta all'uovo, garum d'anguilla; luccio in conserva e polenta; torta di rose, cremino di Vov e limoni.
Il Vate amava i trabocchi sul mare Adriatico, da lui definiti «uno scheletro colossale di un anfibio antidiluviano», che mirava dalla sua villa dell'Eremo. Soprattutto quello di Punta Castelluccio, dove la famiglia Verì da generazioni cucina il pesce vivo o appena pescato: cozze, limoni di mare, ricci e pelose.
Indro Montanelli amava un locale sulla spiaggia fra Lerici e Fiascherino, tanto che scrisse: «Con la speranza di poter fare un giorno, qui all'Eco del mare, il bagnino, prenoto il posto». È un luogo fatato, già frequentato anche da Mario Soldati, dove tornano ancora oggi Giorgio Bocca e Guccini. La sera si cena, a lume di candele: spaghetti allo scoglio, insalata di polpo, alici fritte, branzino pescato in guazzetto (abbinati al Vermentino di Zucchero) e ottime creme.
Alla Pineta di Bibbona di Zazzeri - frequentato dalla nobiltà della Maremma, da noti produttori di vino, come Piero e Ludovico Antinori Incisa della Rocchetta e Oliviero Toscani - sono contesi, per tutta estate, quattro tavoli sulla spiaggia, dove assaggiare un eccellente crudo, la rara trippa di pesce, nonché seppie nere con filetti di triglia.
All'Argentario, a Porto Ercole, in mezzo alla macchia mediterranea, da una strada che scende ripida sul mare si arriva nell'appartato resort Pellicano, già amato dai reali d'Olanda, da Charlie Chaplin, Denis Hopper, Bing Crosby: si cena in terrazza sul mare con una cucina stellare dello chef Antonio Guida: verdura con erbe e fiori, mozzarella, fondo di rucola con aceto di lamponi; spaghetti Senatore Cappelli con garusoli, calamaretti e crema di friselle d'orzo; triglie avvolte nei fiori di zucca.