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Cultura-Domenica Archivio

Twittate tre libri e poi partite. I testi da portare in vacanza

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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2010 alle ore 14:16.

Il dilemma è sempre lo stesso e ci prende ogni anno alla sprovvista: che libro portarsi in viaggio per le vacanze? Meglio sognare di essere un Buendia con «Cent'anni di solitudine», immergersi nelle «Poesie» di Sandro Penna, o scoprire «Il potere segreto dei matematici» con Stephen Baker? Abbiamo chiesto ad alcuni scrittori, professionisti, politici e artisti di consigliarci tre libri «da non perdere» secondo queste tipologie: 1. un libro per sognare; 2. un libro per imparare; 3. un libro per crescere. Unico vincolo: segnalarli al massimo in 140 caratteri, la lunghezza di un tweet.

Melania Gaia Mazzucco (scrittrice)

1. Il Milione (Einaudi) di Marco Polo

«Perché tra mostri, avventure e sventure insegna che ogni viaggio è bugia e ogni verità possibile».

2. I libri di Erodoto. «La storia è ciò che è già accaduto ma anche ciò che è stato raccontato».

3. L’origine. Un accenno (Adelphi) di Thomas Bernhard «Per ricordare che l’infanzia è anche prigionia e fuga, dolore e rabbia».

Donato Carrisi (scrittore)

1. Olivetti, Moulinex, Chaffoteaux et Maury (Marcos y Marcos) di Quim Monzò. «Al posto dei sogni, preferisco gli incubi piccoli e folgoranti dei suoi racconti. La perfetta perfidia dell’imperfezione. Cattivissimo!»

2. La Strada (Einaudi) di Cormac McCarthy. «Apologia della vita morente. Un mondo svuotato dall’apocalisse. Un padre che non ha più nulla da insegnare. Un figlio che porta già in sé la lezione più importante».

3. Bartleby lo scrivano (Feltrinelli) di Harman Melville. «Dalle vastità dell’Oceano al microcosmo di un ufficio, l’avventura è la stessa: l’esistenza di ogni uomo è calibrata da una sfida. Per quanto estrema o assurda, è il solo modo per sentirsi vivi».

Stefano Mauri (editore)

1. Un Giorno (Neri Pozza) di David Nicholls. «Bella l’idea. Un amore interrotto dal destino segue come un’ombra i protagonisti nel corso della loro vita. Bella la struttura. Ogni anno un nuovo capitolo».

2. La libertà dei servi (Laterza) Maurizio Viroli. «Il punto di vista di chi vive nella madre di tutte le democrazie, gli Usa. Come allo specchio di un sarto, ci vediamo da prospettve inedite».

3. Sulle regole (Feltrinelli) di Gherardo Colombo. «Se tutti le rispettassero e si togliessero quelle inutili invece che intralciare la magistratura saremmo più liberi. Che le riforma a fare chi non le riseptta?».

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Tags Correlati: Agenzia Entrate | Bibliopolis | Confindustria | Denis Mack Smith | Dorando Petri | Giuliano Ferrara | India | Inps | Javier Moro | Jonathan Swift | Laterza | Libere professioni | Marcel Proust | Marlon Brando | Moulinex | Norton | Olivetti | Stati Uniti d'America |

 

Giovanna Zucconi (giornalista)

1. Da qualche parte verso la fine (Rizzoli) di Diana Athill. «Un autoritratto da vecchia talmente lieve e divertito e vitale, che chi legge non vede l’ora di compiere novant’anni».

2. Il dilemma dell’onnivoro (Adelphi) di Michael Pollan. «Quanti sono i libri che cambiano il nostro sguardo? Grazie all’inchiesta di Pollan, "vediamo" davvero quello che mangiamo».

3. Vita e destino (Adelphi) di Vasilij Grossman. «Capolavoro. Inutile aggiungere altro».

Carlo Pedrini (Slow food)

1. Armi, acciaio e malattie (Einaudi) di Jared Diamond. «Saggio appassionante, punto di vista inedito, tentativo di dare una spiegazione scientifica multidisciplinare alla storia dell’umanità».

2. La fine del cibo (Codice edizioni) di Paul Roberts. «Un’ottima analisi sull’economia alimentare globale: perché è finita l’età aurea, quando il cibo sembrava diventare sempre più abbondante, sicuro, nutriente».

3. Lettera ai contadini sulla povertà e la pace (Ponte alle Grazie) di Jean Giono. «Da leggere fuori dal suo contesto storico-politico. Utile per capire il senso profondo di appartenenza di ogni uomo alla terra».

Paolo Fresu (jazzista)

1. Poesie (Garzanti) di Sandro Penna. «Uno dei più grandi poeti italiani del Novecento. Ha portato nella sua poesia il vissuto quotidiano con l’ironia gioiosa della solitudine».

2. Conversazioni con Glen Gould (Edt) di Jonathan Cott. «Un lato sconosciuto del pianista canadese grazia a due intense intervsite. Un libro non solo per musicisti».

3. Il peso della farfalla (Feltrinelli) di Erri De Luca. «L’immensità della montagna e della sua natura per un racconto di vita e di morte. In uno stile poetico mai ridondante».

Tim Parks (scrittore)

1. Jakob von Gunten. Un diario (Adelphi) di Robert Walser. «Romanzo strano e stranamente sognante. Il giovane Jakob, amabile arrogante, si trova in un istituto scolastico che lo invita ad annullare la propria personalità».

2. Ricchezza e domanda nel mercato dell’arte in Italia dal Trecento al Seicento. Cultura materiale e consumismo (Unicopli) di Richard Goldthwaite. «Mai noioso, ci fa capire come il nostro modello di consumismo abbia avuto origine nel Tre e Quattrocento italiano, determinando la produzione artistica rinascimentale».

3. Istruzioni per rendersi infelici (Feltrinelli) di Paul Watzlawick. «Offre ottimi consigli per aiutarci a coltivare la nostra infelicità. Ci si rende conto che lo stiamo già facendo con grande maestria. Chi vuole approfittarsene, può».

Attilio Befera (Direttore Agenzia delle Entrate)

1. Le due chiese (Einaudi) di Sebastiano Vassalli. «La Montagna e la Grande guerra viste con gli occhi degli abitanti di un paesino delle Alpi agli inizi del 900»

2. L’amicizia (Bur Rizzoli) di Cicerone. «L’importanza dell’amicizia è fondamentale per chi, come me, ogni sabato fa colazione da 40 anni con gli stessi amici».

3. L’enigma dei numeri primi (Bur Rizzoli) di Marcus Du Sautoy. «Il fascino dei principali enigmi risolti e irrisolti del mondo dei numeri primi».

Rosellina Archinto (Editore)

1. Le mille e una notte (Donzelli) di Muhsin Mahdi. «Celebre raccolta di novelle orientali. Favole meravigliose raccontate dalla principessa Shahrazad che fanno parte dell’immaginario collettivo. Fanno indubbiamente sognare».

2. Odissea di Omero. «Un viaggio centrato sul meraviglioso, l’orrido e il mostruoso, la magia, la follia. La vera forza di Ulisse è l’intelligenza, e in modo particolare la sua sete di conoscenza».

3. Le mosche del capitale di Paolo Volponi (Einaudi). «Narrazione in forma romanzata di un periodo dell’Italia degli anni 70, delle illusioni e della complessità culturale e storica di quegli anni».

Emma Dante (regista e autrice teatrale)

1. Alice nel paese delle meraviglie (Mondadori) di Lewis Carroll. «È banale? Eppure quest’estate mi piacerebbe addormentarmi e svegliarmi nel paese da favola in cui si avventura Alice».

2. Acciaio (Rizzoli) di Silvia Avallone. «È un libro che fa scoprire un mondo reale, che però spesso non riusciamo a vedere.

3. I demoni (Einaudi) di Fëdor Dostoevskij. «Un autore che fa entrare il lettore in un mondo parallelo».

Gianni Biondillo (scrittore)

1. Corpo stellare (Marcos y Marcos) di Fabio Pusterla. «Grandissima poesia che si legge con piacere anche a bordo di una piscina!»

2. Settanta (Einaudi) di Marco Belpoliti. «Una delle migliori menti in circolazione che affronta un decennio fondamentale per capire cosa siamo oggi».

3. La ricerca del tempo perduto (Mondadori) di Marcel Proust. «Il mio libro del cuore, che mi ha fatto capire cos’è la letteratura».

Salvatore Silvano Nigro (saggista e docente universitario)

1. Canzoniere (Einaudi) di Francesco Petrarca. «Mi abbandono a questi versi: Con lei foss’io da che si parte il sole, /et non ci vedess’altri che le stelle. / sol una nocte, et mai non fosse l’alba».

2. Divina Commedia di Dante Alighieri. «L’Inferno in particolare, tenendo a portata di mano anche Conversazione su Dante di Osip Mandel’štam (il melangolo) e Dante, l’inevitabile di Ismail Kadaré (Fandango)».

3. Cunto de li cunti (Garzanti) di Giambattista Basile. «Mi racconto le sue favole barocche. Pedalo sulle nuvole, entro nei castelli in aria, scendo nei giardini incantati, e a poco a poco vado scoprendo che le favole sono maschere belle delle brutture che si nascondono dietro l’angolo».

Francesco Cataluccio (scrittore)

1. Il manoscritto trovato a Saragozza (Guanda) di Jan Potocki. «Non finisce mai, come l’avvetura della vita. In vacanza fa perdere il senso dello spazio e del tempo. Restituisce il gusto della scoperta di un mondo fantastico e picaresco».

2. Ashenden o l’agente inglese (Adelphi) di Somerset Maughan. «Agente al servizio di Sua Maesta britannica, compi un’importante, e sfortunata, missione nel 1917 in Russia. È un libro sullo scrivere, su quella straordinaria arte di mettere assieme i frammenti, apparentemente insensati, dei fatti».

3. La raccolta degli articoli (Laterza) di Beniamino Placido. «Una vera festa dell’intelligenza, della deliziosa capacita di ragionare su qualsiasi cosa: dalla letteratura classica al programma televisivo, dal film di successo al testo filosofico piu astruso».

Guido Alpa (presidente del Consiglio Nazionale Forense)

1. The Dons: Mentors, Eccentrics and Geniuses (Bertrams Print on Demand) di Noel Annan. «Racconta episodi e storie degli eccentrici e geniali professori dei College inglesi del secolo scorso: in questi cammei emerge l’espressione di un’epoca e di un ambiente ormai definitivamente scomparsi, in avremmo desiderato vivere».

2. The Conscience of a Liberal (Norton & Co., N.Y. e Londra) di Paul Krugman. «Rivisita la storia economica e sociale degli Stati Uniti, dal 1929 ad oggi. Saggio illuminante sulla dimensione dei diritti civili, sul principio di eguaglianza e sulle connessioni tra economia e politica, nel quale l’autore auspica l’avvento di una società più democratica e liberale».

3. Trattato teologico-politico (Bibliopolis) di Baruch Spinoza. «Manuale moderno di interpretazione dei testi biblici, ma anche letterari. Spinoza distingue l’interpretazione letterale, logica, simbolica, allegorica, etc. Supera i vertici a cui era giunta la Scolastica in un universo concettuale sistematico e ci regala una delle chiavi del sapere».

Luigi Roth (presidente di Terna)

1. Il filo che brucia (Rizzoli) di Jeffery Deaver. «Racconta, in maniera avvincente, un po’ dello straordinario mondo di tecnologia e professionalità che sta dietro la rete elettrica di un paese».

2. Bella e perduta. L’Italia del Risorgimento (Laterza) di Lucio Villari. «Per commemorare chi 150 anni fa, con la propria visione e la propria energia, ci ha dato libertà e dignità».

3. Le Confessioni di Sant’Agostino (Einaudi). «Perché durante la nostra vita abbiamo bisogno periodicamente di ricordare di convertirci».

Giorgia Meloni (ministro della Gioventù)

1. Il Signore degli Anelli (Bompiani) di Tolkien John. «A costo di sembrare fanatica, ma dentro quel libro c’è davvero tutto: avventura, spiritualità, ecologia, impegno civile, formazione individuale».

2. L' ultima lezione. La vita spiegata da un uomo che muore (Rizzoli) di Pausch Randy. «Non un libro triste, come si potrebbe pensare, ma un inno alla vita, alla gioia, alla giovinezza, all’unicità e al mistero di ogni singola esistenza».

3. Il Conte di Montecristo (Mondadori) di Alexandre Dumas. «Un’avventura che trascende i secoli. Una storia di amore e disperazione che ancora oggi ci interroga sugli abissi dell’animo umano. Nel bene e nel male».

Antonio Mastrapasqua (presidente dell’Inps)

1. Il sogno del maratoneta. Il romanzo di Dorando Petri (Garzanti) di Giuseppe Pederiali. «Mi piace correre. Da sempre. E sognare si deve. Sempre. Il racconto di un sogno inseguito per una vita merita una lettura. Sperando che finisca meglio»

2. Il potere segreto dei matematici (Mondadori) di Stephen Baker. «I numeri mi sono sempre piaciuti anche se non sono un supertecnologico. Ma il ruolo della tecnologia e dell’informatica ci impone un aggiornamento continuo»

3. L’arte della menzogna politica (Bur Rizzoli) di Jonathan Swift. «La scrittura dell’autore di Gulliver non dimostra i suoi tre secoli. La prefazione sulfurea di Giuliano Ferrara diventerà un classico nel classico»

Claudio Siciliotti (presidente Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili)

1. Il peso della farfalla (Feltrinelli) di Erri De Luca. «La storia intensa e breve di due cuori in cerca di riposo dopo anni di battaglie, una scrittura sublime che esalta valori e sentimenti senza età, come il rispetto reciproco».

2. Etica per un figlio (Laterza) di Fernando Savater. «Saggio dedicato al grande tema dei valori morali da trasferire ai figli, cercando di ascoltarne le ansie e le aspettative».

3. Le affinità elettive (Garzanti) di J. W. Goethe. «Grande, affascinante classico sui valori importanti della vita, da leggere e, ancor meglio, da rileggere per scoprirci ogni volta qualche utile motivo di riflessione in più»

Andrea Tomat (presidente di Confindustria Veneto e Fondazione Il Campiello)

1. Passione Indiana (Mondadori) di Javier Moro. «I fasti di un’epoca irripetibile, l’India dei maharajah, raccontati con i tempi di una memorabile storia d’amore».

2. Il sacco del nord (Guerini e Associati) di Luca Ricolfi. «Un efficace quadro interpretativo per comprendere i temi alla base del confronto politico in corso».

3. La lettera di Pascal (Rizzoli) di Keith Devlin. «Un’avvincente corrispondenza fra Pascal e Fermat che ricostruisce le tappe della loro straordinaria scoperta».

Fiamma Nirenstein (onorevole)

1. Augustus. Il romanzo dell’imperatore (Castelvecchi) di John E. Williams. «Perché osa rispondere in maniera problematica alla grande domanda se l’anima degli antichi era uguale alla nostra».

2. Start-Up Nation: The Story of Israel’s Economic Miracle (McClelland & Stewart) di Dan Senor, Saul Singer. «Per capire come la vitalità democratica produce ricchezza e cultura anche nelle condizioni più difficili»

3. Il Conte di Montecristo (Mondadori) di Alexandre Dumas.

«Perché sogno sempre che i ragazzi di oggi, parlando tra loro, abbiano la stessa fantasia e cultura dei giovani viaggiatori di questo romanzo».

Giuseppe Minoia (presidente Eurisko)

1. Cuore (Mondadori) di Edmondo de Amicis. «Immaginazione sociologica per insegnanti e aliievi; storytelling e sana retorica al servizio dell’inclusione sociale».

2. Da qualche parte verso la fine (Bur Rizzoli) di Diana Athill. «Anche i novantenni hanno cuore a anima. Meditate, young adult, meditate: le vostre ragioni, i vostri sentimenti possono crescere in bellezza, saggezza, allegria, se li saprete coltivare».

3. L’estetica della musica (Astrolabio Ubaldini) di Carl Dahlhaus. «Rigettiamo i suoni democratici della musica pop, aiutati dai giganti del pensiero occidentale».

Renato Mannheimer (sociologo)

1. Un estate fa (Bompiani) di Camilla Baresani. «Non so se faccia sognare, però un bel libro di letteratura, che fa anche pensare».

2 Il sacco del Nord (Guerini e Associati) di Luca Ricolfi. «Zeppo di numeri convincenti, ci dà uno spaccato della realtà del nostro paese».

3. Womenomics (Il Sole 24Ore). «Ci dà una visione un po’ diversa e aggiornata del ruolo della donna».

Oliviero Diliberto (politico e bibliofilo)

1. Cent’anni di solitudine (Mondadori) di Gabriel Garcìa Màrquez. «Un’avventura onirica. Chi per un istante, chi per la vita intera, sogna di essere con Aureliano Buendia nelle 37 insurrezioni armate. Perse tutte».

2. Joseph Conrad, Cuore di tenebra (Newton Compton). «L’orrore è insieme a noi. Da leggere prima di vedere Apocalypse Now. Poi scegliete se parteggiate per Marlon Brando o per Martin Sheen. L’orrore è in agguato».

3. Bertolt Bercht, Vita di Galileo (Einaudi). «Elogio del sapere, responsabilità dello scienziato. Struggente finale, inserito nell’ultima versione del dramma doop la bomba su Hiroshima. Si matura eccome».

Ranieri Polese (giornalista e scrittore)

1. Dalla tragedia alla farsa (Ponte alle Grazie) di Slavoj Zizek. «In mezzo alla crisi del capitalismo globale, un filosofo ci insegna che nonostante tutti i fallimenti si può ancora sognare la rivoluzione».

2. Il raccolto rosso (1982-2010) (il Saggiatore) di Enrico Deaglio. «Vent’anni dopo le stragi, nonostante la cattura di molti capi, la mafia resiste e prospera: grazie ai suoi rapporti eccellenti con il potere».

3. Un film chiamato desiderio (Einaudi) di Gianni Amelio. «In un presente dominato da reality show e videogiochi, ecco una dichiarazione d’amore per il cinema, educazione sentimentale di tante generazioni».

Fabio Salviati (Fondatore Banca Etica)

1. Luna di miele intorno al mondo (Il Saggiatore) di Dominique Lapierre. «Un viaggio, oggi quasi impossibile, alla ricerca di nuove avventure».

2. Un altro giro di giostra (Longanesi) di Tiziano Terzani. «Per affrontare la vita attraverso un originale e sofferto percorso di evoluzione interiore».

3. La mia vita per la libertà (Newton Compton) di Gandhi. «Per riflettere su valori ancora oggi fondamentali, attuali e da riscoprire».

Giancarlo De Cataldo (magistrato e scrittore)

1. L’uccello che girava le viti del mondo (Einaudi) di Haruki Murakami. «Storia di una persona che perde la testa. E forse perdere la testa è l’unico modo per ritrovarla».

2. Illusioni perdute (Frassinelli) di Honoré de Balzac. «Tutto quello che avreste sempre voluto sapere ma non avete mai osato chiedere sulla vita e dintorni».

3. Il Risorgimento italiano (Laterza) di Denis Mack Smith. «Per capire da dove veniamo, chi siamo e che è il momento di cambiare strada».

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