House Ad
House Ad
 

Cultura-Domenica Arte

Da Mussolini a Mao, da Putin a Obama. La passione per il mare mette tutti d'accordo

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 agosto 2010 alle ore 16:17.

Quella dei bagni in mare era per il dittatore Benito Mussolini una vera e propria passione e la riviera romagnola il suo luogo preferito. È stato un testimonial d'eccezione e se vedesse cosa è diventata quella costa dopo 80 anni, industria italiana per eccellenza del turismo sia per famiglie sia del turismo trasgressivo giovanile, ne sarebbe probabilmente orgoglioso. Chissà se il presidente americano, Barack Obama, immortalato questo Ferragosto con la figlia Sasha per una vacanza lampo nelle acque inquinate della Florida, avrà lo stesso successo e riuscirà a rilanciare il turismo di quella zona devastata dalla marea nera.

Mussolini frequentava la spiaggia di Cattolica già nel 1914 con moglie e figlia. Aveva 31 anni, un'avviata carriera politica ed era direttore dell'Avanti. Ma è stato negli anni Trenta, in pieno regime, che Mussolini elegge la riviera romagnola sua patria turistica. Mussolini era diventato un duce cinquantenne, cultore della forma fisica e dello sport, ma anche trasgressivo amante della giovanissima Clara Petacci, incontrata nel 1933 a Ostia. Due anni dopo la Petacci diventa ospite fissa di Rimini, a soli dieci chilometri da Riccione, dove si trovava la residenza estiva della famiglia ufficiale del Duce. La coppia di amanti clandestini si congiungeva in alto mare, a metà strada tra le rispettive residenze. Allora non c'era giornale o rivista che non parlasse dei bagni di Mussolini e delle sue nuotate a Riccione, non c'era italiano che non sapesse dove incontrava Claretta; i cinegiornali Luce riportavano le immagini dell'ospitale riviera di Romagna e non c'era gerarca di città o di paese che non ambisse imitare il duce.

Negli anni Trenta, dall'altra parte dell'Atlantico, Franklin Delano Roosevelt, 32esimo presidente degli Stati Uniti d'America, era impegnato a traghettare il suo paese fuori dalla Grande Depressione, senza machismo nè culto della personalità. È stato un impegno lungo e faticoso, portato a termine con successo, con quattro mandati presidenziali consecutivi dal 1933 al 1945, anno della sua morte, nonostante l'handicap fisico che lo tormentava. Nel 1921 Roosvelt aveva contratto una malattia, ritenuta al tempo una grave forma di poliomielite, che gli causò gravi problemi di deambulazione e la paralisi degli arti inferiori. Per questo passava molto tempo a Warm Spring, immergendosi nelle sorgenti calde che alleviavano i sintomi della malattia.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: AN | Arte | Barack Obama | Benito Mussolini | Boris Yeltsin | Eureka College | Franklin Delano Roosevelt | Gianfranco Fini | Harvard | Italia | Rivoluzione | Ronald Reagan | Russia | Silvio Berlusconi | Stati Uniti d'America | Vladimir Putin

 

Ronald Reagan e John Fitzgerald Kennedy, erano allora due giovani socialmente e culturalmente molto lontani, ma entrambi intelligenti, belli, brillanti e soprattutto destinati a diventare presidenti degli Stati Uniti. Erano entrambi abilissimi nuotatori. Nel 1928, durante gli studi all'Eureka College in Illinois, Reagan aveva anche lavorato come bagnino nel Lowell Park, vicino a Dixon, per sette estati successive salvando 77 persone dall'annegamento. Nel 1936, invece, John Fitzgerald si allenava nella piscina di Harvard, sviluppando eccezionali capacità di nuotatore. Un'abilità che, nel 1941 durante una missione militare, gli ha permesso di trascinare con sé per tre miglia nell'oceano un marine ferito e gravemente ustionato e guadagnarsi una medaglia.

La passione per il mare e le abilità natatorie non hanno confini politici nè geografici. Il Maresciallo Tito, il dittatore della Jugoslavia comunista dalla fine della seconda guerra mondiale fino alla sua morte (4 maggio 1980), aveva costruito una lussuosa residenza estiva alle isole Brioni dove trascorreva le vacanze con il suo inseparabile cane. La passione per le immersioni ha rischiato di essere fatale al dittatore cubano Fidel Castro. Dopo la fallita invasione della Baia dei Porci, nel 1961, l'intelligence americana aveva progettato due piani per eliminarlo. Il primo era semplice: trovare una conchiglia abbastanza grande da nasconderci una mini bomba e dipingerla con colori vivaci per attrarre la sua curiosità. Ma il mollusco non fu mai trovato, nonostante un giorno intero di frenetiche ricerche. Il secondo piano, prevedeva l'inserimento di un fungo all'interno della muta da sub del Comandante che lo avrebbe dovuto infettare con una pericolosa malattia alla pelle. Ma proprio pochi minuti prima dell'immersione Castro dovette rifiutare per un'emergenza.

L'icona storica del nuotatore è quella di Mao Tse Tung. Nel 1966 lancia la Rivoluzione culturale, scavalca la gerarchia comunista e affida il potere alle Guardie Rosse. Il 16 luglio, con una campagna propagandistica senza precedenti Mao viene immortalato mentre nuota per un'ora nello Yangtse. Vuole dimostrare che si può vincere la lotta contro i revisionisti, così come si riesce ad attraversare l'irruento fiume, e che aveva ancora le energie fisiche per dirigere personalmente la Rivoluzione, nonostante i suoi 73 anni. Anche il dittatore iracheno Saddam Hussein nuotava moltissimo, era maniaco della forma fisica e ossessionato dalla pulizia e dalle malattie. Aveva costruito decine di piscine nei suoi innumerevoli palazzi e nuotava ovunque.

La Russia ha celebrato l'anno scorso il suo uomo forte. Nell'agosto 2009 l'ex presidente Vladimir Putin viene immortalato a 56 anni, mentre nuota in un torrente in Siberia. Un bel contrasto rispetto al predecessore scalzato dieci anni prima, il presidente Boris Yeltsin. Un bel contrasto anche rispetto al rilassato e tranquillo Bill Clinton, un presidente che non mancava certo di sex appeal, immortalato nel 1993 con maschera e boccaglio, durante una visita ufficiale alle Hawai.

Maschera e boccaglio non bastano, invece, in Italia a Gianfranco Fini. Al leader di Alleanza Nazionale e presidente della Camera, servono anche muta e bombole per fare le sue amate immersioni. Quest'anno, purtroppo, non riesce a godersele, contrariato e schiacciato dalla cruenta campagna stampa in atto contro di lui, per il caso dell'appartamento di Montercarlo.

È passata invece alla storia come regina di stile e charme,Jacqueline Kennedy, una delle più giovani first lady d'America, non meno famosa del suo presidenziale marito John. Jacqueline venne immortalata nell'agosto del 1962 durante una vacanza con le figlie a Conca Del Marini, in una villa affittata quell'anno dalla sorella. Un mese e un anno che Ravello e la Costiera amalfitana non dimenticheranno mai. Come, molti anni dopo, nel luglio del 1997, gli ospiti di Saint Tropez, in Costa Azzurra non dimenticheranno mai Lady Diana Spencer. La principessa inglese è stata ritratta di nuovo sorridente e felice accanto al nuovo compagno Dodi al Fayed. Ma è stato un amore di breve durata che si è concluso tragicamente un mese dopo a Parigi con uno schianto in macchina sotto un ponte della Senna.

A parte i lussi e gli eccessi del premier Silvio Berlusconi e delle sue vacanze in Sardegna, le immagini marittime dei politici italiani, sia di destra che di sinistra, sono tendenzialmente scialbe e noiose. Come quelle di Walter Veltroni, habituè della spiaggia di Sabaudia, un luogo di ritrovo «romano» di politici artisti, giornalisti, situato a circa 100 chilometri dalla Capitale e diventano famoso negli anni Cinquanta grazie ad ospiti come Moravia, Pasolini, Fellini, De Sica, Schifano, Anna Magnani, Bernardo Betolucci. Oppure quelle, familiari a rassicuranti, dell'ex presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Per fortuna che talvolta anche i potenti sono vittime, loro malgrado, del lato comico della vita. Come è accaduto al numero due del partito democratico Massimo D'Alema, appassionato velista, spesso immortalato orgoglioso e impettito al timone di Ikarus, la sua barca a vela da 18 metri costruita su misura. Nel settembre 2008 gli implacabili paparazzi di Novella 2000 lo immortalano all'isola di Ponza mentre cade goffamente dal gommone. Un'immagine un pò comica e dissacrante che scatena, finalmente, una sana e liberatoria risata.

Guarda tutta la fotogallery

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da