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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2010 alle ore 20:08.
Pezzi unici che fanno gola a pochi. Esigenti collezionisti che sono disposti a tutto pur di appendere alla propria parete, magari gelosamente protetto da una teca impenetrabile, un quadro firmato da uno dei pittori che ha scritto la storia dell'arte. Il quadro di Van Gogh «I papaveri», che è stato rubato ieri al Mahmoud Khalil Museum del Cairo (per la cronaca: l'aeroporto è blindato, le valige dei viaggiatori in uscita dal Paese sottoposte a stretti controlli) è solo l'ultimo in ordine di tempo di una serie di capolavori oggetti del desiderio - purtroppo non sempre proibito - di ladri d'arte.
I colpi del secolo
Non solo Van Gogh. Anche le opere di Picasso e Munch sono cadute nel mirino dei ladri. Ancora si ricorda il furto della «Gioconda» di Leonardo nel 1911. Anche se, in realtà, non serve andare così indietro negli anni: solo tre mesi fa, a Parigi, un ladro - gli inquirenti dicono che ha agito da solo - ha fatto il colpo gobbo al Museo d'arte moderna, portandosi via, nell'ordine: «La donna con il ventaglio» di Modigliani», «Le pigeon aux petits pois» di Pablo Picasso», «La pastorale» di Henri Matisse, «L'Olivier pres de l'Estaque» di Georges Braque e, come se il sacco non fosse abbastanza pesante, la «Natura morta con candelabri» di Fernand Leger. Il tutto per un valore di almeno 500 milioni di euro.
Dalla Francia alla Norvegia. Nel 2009 era toccato (per l'ennesima volta) a Munch: una rara litografia, colorata a mano, intitolata «Historien», era stata rubata in una galleria d'arte di Oslo. Tuttavia, per quanto riguarda il pittore norvegese, il colpo più importante è stato quello che ha interessato «L'urlo», che gli storici dell'arte considerano il capolavoro del pittore espressionista, che ne ha dipinte ben quattro versioni.
Il record
O meglio: i colpi. «L'Urlo» è stato sottratto due volte in dieci anni. Il primo è avvenuto alla Galleria Nazionale di Oslo, dove l'opera fu trafugata il 12 febbraio 1994, durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Lillehammer. Il capolavoro fu poi rinvenuto dopo tre mesi, mentre è scomparsa per due anni un'altra versione dell'opera, rubata dal Museo Munch il 22 agosto 2004. In questo secondo caso, i ladri si erano portati via anche un altro celebre dipinto dell'artista, la «Madonna», che è stato poi recuperato insieme all'Urlo il 31 agosto 2006. Se Munch è stato bersagliato dai furti, Picasso non è stato da meno. È stato infatti trafugato più volte: nel 2008 durante una mostra sono state trafugate due opere, «Testa di cavallo» del 1962 e «Bicchiere e boccale» del 1944, per un valore di circa tre milioni di euro. I ladri hanno fatto allora visita al centro culturale di Pfaffikon, nel cantone di Schwytz. Nel 2007, poi, dal Museo di San Paolo del Brasile è stato sottratto il «Ritratto di Suzanne Bloch», opera di grande valore dipinta dall'artista spagnolo nel 1904. Il Ritratto è stato recuperato in perfette condizioni dalla polizia brasiliana un anno dopo. Stessa sorte toccata per fortuna a «Maya con bambola» e «Ritratto di Jacqueline» (del valore di 50 milioni), sparite nel 2007 dall'appartamento parigino di una delle nipoti dell'artista spagnolo, Diana Widmaier, e ritrovate dopo pochi mesi. Tra i furti rimasti nella storia c'è anche quello del «Ritratto del duca di Wellington» di Goya, che nel 1961 è sparito dalla National Gallery di Londra che lo aveva appena acquistato.