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Cultura-Domenica Musica

Roccella sogna con l'intenso cine-racconto di Tony Scott

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Questo articolo è stato pubblicato il 24 agosto 2010 alle ore 15:13.

Il trentesimo Jazz Festival di Roccella Jonica conferma fin dal principio la sua fama di manifestazione dove tutti, compresi gli esperti, imparano sempre qualcosa di nuovo. Eccolo dunque esordire con l'anteprima italiana del film di Franco Maresco "Io sono Tony Scott" che avviene presso l'Auditorium Comunale di Roccella alla presenza di Maresco e di Monica, la vedova di Scott. Il grande clarinettista e sassofonista, uno dei maggiori del jazz di tutti i tempi, era nato nel 1921 a Morristown nel New Jersey, si chiamava in realtà Anthony Joseph Sciacca ed era figlio di due siciliani emigrati negli Stati Uniti da Salemi, in Sicilia, dove adesso il suo corpo riposa dopo la morte avvenuta a Roma nel 2007.

Chi abbia dimestichezza da lungo tempo con le vicende del jazz, e quindi anche con quelle di Tony Scott, ricorda bene quanto abbia detto, soprattutto negli ultimi anni che sempre più spesso trascorreva a Roma, di lavorare a un'autobiografia. L'ipotesi più plausibile è che abbia raccolto una parte dell'immenso materiale che riguardava la sua tumultuosa vita musicale ma che non ci sia molto di scritto. Se qualcuno è informato, sarà bene accetta qualunque notizia. In ogni caso, adesso c'è questo film prezioso che vale soprattutto per i giovani: si fa presto, oggi, a dimenticare un personaggio uscito di scena, anche di questo spessore. Nel film c'è di tutto e si ammira tutto.

E' perfino un po' lungo, ma questo non sarà un problema quando si tratterà di farlo uscire nei circuiti normali. Dice Maresco, citando Scott, che «l'atteggiamento giusto è il distacco giocoso dalle cose tipico dei bambini». Per ciò aveva sempre preferito suonare nei club per pochi quattrini, sera dopo sera, piuttosto che vendersi alle major musicali. Scott suonava anche il pianoforte ed era compositore e direttore d'orchestra. Fu uno dei pochi, insieme con Jimmy Giuffre, che seppero portare il clarinetto oltre i canoni dello stile Swing perfezionato da Benny Goodman durante gli anni Trenta. Lavorò con i più illustri solisti della stagione d'oro del jazz, fra i quali Erroll Garner, Art Tatum, Ben Webster, Lester Young, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Bud Powell e Fats Navarro.

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Tags Correlati: Billie Holiday | Charlie Parker | Dizzy Gillespie | Franco Maresco | Italia | Modern Jazz Quartet | Musica | Ozma | Peggy Lee | Sarah Vaughan | Stati Uniti d'America | Tony Scott

 

Fra le cantanti accompagnò Peggy Lee, Sarah Vaughan, Carmen McRae e soprattutto Billie Holiday, sua fraterna amica. Fece parte di orchestre famose, compresa quella di Duke Ellington; ne diresse una sua e partecipò negli anni Sessanta al movimento della Third Stream Music con Gunther Schuller e il Modern Jazz Quartet. Inguaribile giramondo, si stabilì di volta in volta nei Paesi che gli offrirono ospitalità e interessanti esperienze musicali (Africa, Giappone, India – si ricordi la sua meravigliosa Music for Zen Maditation – Indonesia, Cina, Europa) finendo con lo stabilirsi definitivamente a Roma.

Un'altra sorpresa di Roccella Jazz 2010 è stata l'apertura ai concerti del Porto delle Grazie, a nord della città. Si sono esibiti il Jazz Quartet del sassofonsita Sandro Deidda, il quintetto di Antonello Salis e Furio Di Castri, l'Eptagroove del trombettista Marco Tamburini e il gruppo francese Ozma, prima sconosciuto ai più in Italia ma molto interessante sotto il profilo progettuale. Approfittando di due serate calde e tranquille, della vista del mare e del profumo di resina della retrostante pineta che ai nostalgici ricordava le Dolomiti, i quattro complessi hanno lavorato al loro meglio. In un prossimo articolo si darà conto dei momenti più pregevoli di un festival molto bello. Diciamo intanto che si attende, per l'immediato futuro, l'apertura di un altro spazio favoloso, quello del solenne castello che sovrasta la città e le dà il nome, ormai guarito dai danni del tempo e dell'alluvione del 2000 per le cure dell'Amministrazione comunale. A nessuno peserà la fatica della salita.

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