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Questo articolo è stato pubblicato il 27 agosto 2010 alle ore 21:50.
Le signorine perbene di arbasianiana memoria davanti al loro tè non avrebbero mai parlato di tubercolosi. Non era semplicemente argomento degno del salotto. Figurarsi parlar dell'allora incurabile cancro! Un vero tabù. E d'altronde a che sarebbero servite altrimenti le varie perifrasi modello "il male incurabile", "ha un brutto male" che tanto erano in voga fino a pochi anni or sono?
Altri trempi e salotti, altro linguaggio e soprattutto altre cognizioni scientifiche e terapie.
Nel 2005 la cantante Kylie Minogue rompe il tabù dello star system al femminile: annuncia la sua battaglia contro il tumore al seno. L'immaginario al silicone scopre la sua icona nella reale patologia del vivere quotidiano. Da lì in poi è tutto un rincorrersi di dichiarazioni.
Potere della malattia perfino il dare un volto a chi non lo ha. «Solo grazie alla diagnosi precoce mi sono salvato dal cancro alla prostata. Ho vinto la battaglia e mi sento meglio che mai. Sono rimasti tutti stupefatti da come è andata». A dilro al Daily Mirror è David Prowse, il suo volto è sconosciuto ai più, la sua maschera universale è quella del Darth Vader di Guerre Stellari.
A appena un mese dalla rivelazione di avere il cancro all'esofago il giornalista e scrittore inglese Christopher Hitchens ci aggiorna senza falsi pudori sulle sue condizioni di salute: «Come sto? Sto morendo» dice.
Prima di lui scriveva Boris Vian
Morirò di cancro alla colonna vertebrale
Accadrà una sera orribile
Chiara, calda, profumata, sensuale,
Morirò della putrefazione
Di certe cellule poco conosciute
Ma quella era solo poesia. Andando sull'autobiografico solo Aleksandr Solženicyn aveva osato tanto in Padiglione Cancro, che molto raccoglieva dell'esperienza personale all'ospedale di Tashkent.
Approccio decisamente scientifico per David Servan-Schreiber.
Nel suo Anti cancro il medico e psichiatra francese espone quella che lui stesso definisce "medicina integrale", per un approccio di cura che riunisce insieme la filosofia e scienza medica cinese a quella tibetana e occidentale. Alla base della visione così globale della malattia il suo ruolo di guaritore-guarito. Lo scienziato ha infatti rivelato di aver debellato per ben due volte un tumore al proprio cervello.