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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2010 alle ore 16:33.
Il decennio potrebbe essere utilmente occupato ad acquistare maggiore consapevolezza sui confini: i confini della vita umana (nascita e morte) che danno forma alle questioni bioetiche; i confini dei paesi, che danno origine ai conflitti e alle migrazioni; i confini dell'io, che generano paura amore rabbia lotta per il riconoscimento.
I metafisici e i logici ripetono che sul confine è la contraddizione, il paradosso. La questione era già nota agli antichi, ma la crescita di conoscenza sui 'bordi' delle cose oggi ci mette di fronte quasi quotidianamente al problema.
Un solo esempio: a Sydney un uomo diventato donna, dopo dieci anni si è stufato della condizione femminile (come dargli torto?) e ha chiesto e ottenuto di essere dichiarato all'anagrafe di genere neutro. Questo ci dice ancora una volta che il confine tra maschile e femminile va interamente ripensato. Ma è impossibile farlo, se la nostra mente è piena di vecchi argomenti che tagliano senza criterio dove bisognerebbe sfumare, e sfumano dove bisognerebbe tagliare.