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Cultura-Domenica Arte

Morto a 88 anni il pittore olandese Corneille. Era tra i fondatori del gruppo Cobra

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2010 alle ore 16:59.

Il pittore olandese Corneille, uno dei fondatori del movimento CoBrA, è deceduto domenica all'età di 88 anni in Francia, paese dove viveva e lavorava. Corneille, il cui nome era Guillaume Cornelis Beverloo, era nato in Belgio da genitori olandesi nel 1922. Nel 1948 ha dato vita insieme ai pittori Karel Appel e Constant (Constant Anton Niewenhuys), agli scrittori belgi Christian Dotremont e Joseph Noiret e al pittore danese Asger Jorn, al movimento CoBrA, dall'acronimo delle tre città in cui il gruppo operò: Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam.

Il piccolo Corneille si interessa molto presto di pittura e fin da bambino firma i disegni destinati agli amici con la dicitura «Corneille». Nel 1929 la famiglia si trasferisce ad Amsterdam e qui a 18 anni Corneille si iscrive ai corsi di disegno e incisione presso l'Academie de Beaux Arts. Intraprende anche studi di pittura, ma trova l'insegnamento troppo accademico e lo abbandona preferendo fare l'autodidatta. Inizialmente influenzato da Picasso, Corneille cerca autonomamente la via espressionista di una pittura libera e selvaggia. Nel 1946 presenta la sua prima personale a Groningue in Olanda.

Collezionista di arte primitiva africana, Corneille sperimentò dapprima un lirismo astratto, per poi approdare a una forma di rappresentazione del paesaggio «visto attraverso gli occhi di un uccello in volo». I suoi temi preferiti: uccelli, fiori, donne, impressi in colori luminosi e allegri che lo avrebbero portato al successo e a meritare l'accostamento a due grandi come Paul Klee e Joan Mirò.

Il movimento CoBrA affondava le proprie radici nell'arte popolare nordica, rifiutava la tradizione, si opponeva alla ricerca della bellezza e dell'armonia, a favore di un'espressione «naturale», spontanea, fuori da intellettualismi e dogmatismi ideologici, audace e aggressiva nelle forme e nei colori. Eliminando il confine tra parola e pittura, spingeva i pittori a scrivere e gli scrittori a dipingere. Le principali fonti di ispirazione erano l'arte primitiva, i disegni dei bambini e degli handicappati mentali, come traspare dalle opere, fortemente espressioniste, ricche di elementi figurativi e simbolici.

Il gruppo organizzò una serie di mostre collettive, culminate nella «Prima mostra internazionale di arte sperimentale» che si tenne allo Stedelijk Museum di Amsterdam nel 1949. All'ultima mostra nel 1951 al Palais des Beaux-Arts a Liegi parteciparono anche Joan Mirò e Alberto Giacometti. Poco dopo, all'apice del fermento, il gruppo si sciolse.

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Tags Correlati: Alberto Giacometti | Arte | Belgio | Cobra | Enrico Baj | Groningue | Italia | Joseph Noiret | Karel Appel | Natacha Van Beverloo | Olanda | Paul Klee | Vincent Van Gogh

 

L'artista si è dedicato anche alla ceramica con Tullio Mazzotti ad Albisola, in Italia, durante le estati del 1954 e del 1955 in occasione degli incontri internazionali della ceramica. Qui conosce Enrico Baj e sviluppa un'amicizia che dura negli anni. Nel 1995 i due artisti presentano la loro prima mostra insieme presso la galleria Schettini di Milano, dove il catalogo è primo numero della rivista «Il gesto», fondata da Baj. I due artisti si sono ritrovati a lavorare insieme nella casa-studio di Vergiate di Baj, anche dell'autunno del 2000, simbolica stagione di passaggio al nuovo millennio, realizzando 16 opere a quattro mani e doppia firma, esposte poi nella mostra «Baj & Corneille» organizzata nel 2005 a Lesa (Novara) dalla galleria Excalibur.

Corneille sarà seppellito accanto alla tomba di Vincent Van Gogh, «suo maestro assoluto», a Auvers-sur-Oise, nella periferia parigina, come ha reso noto la vedova Natacha Van Beverloo.

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